Dopo un’attesa lunga 10 anni è stato firmato nella notte tra martedì e mercoledì il rinnovo del contratto di medici e dirigenti del servizio sanitario nazionale. L’accordo, sottoscritto da tutti i sindacati medici ad eccezione della federazione Cimo, Anpo, e Fesmed, riguarda circa 230 mila professionisti della sanità e prevede un aumento medio in busta paga pari a 200 euro.
In più, un doppio percorso di carriera – alla gestionale classica si affianca quella «professionale», con meccanismi premianti per i giovani medici con oltre 5 anni di anzianità acquisita anche per servizio non continuativo – e il raddoppio degli indennizzi da 50 a 100 euro per il lavoro notturno. I giovani neoassunti prenderanno una retribuzione di posizione minima. «L’accordo – scrive il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno– riapre anche per i medici la stagione contrattuale interrotta dal 2009, prevede aumenti in linea con il tasso di inflazione e mette ordine nella disciplina del rapporto di lavoro». Esulta anche la ministra della Salute Giulia Grillo: «È fatta! Dopo 10 lunghi anni è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale dei medici ospedalieri. Ringrazio i sindacati, Funzione Pubblica e ARAN per l’impegno. Ora avanti insieme per un futuro migliore per il nostro Ssn».
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