Le uova trasformate in guscio, di provenienza cinese, comunemente note come “uova dei cent’anni” sono presenti anche sul mercato nazionale. In seguito alla notifica trasmessa in proposito dal Ministero della Salute italiano al sistema RASFF, la Commissione ha risposto ai dubbi di categorizzazione di questo alimento, stante le caratteristiche questi prodotti, la presenza del guscio e il processo di separazione.
La Commissione ha chiarito che le “uova dei cent’anni” possono essere importate nella Ue se sono conformi alle condizioni previste dalla normativa europea per l’importazione degli ovoprodotti e sono accompagnati dal pertinente certificato ufficiale per l’entrata nell’Unione.
Il Ministero della Salute ha quindi informato i Pifa, gli Uvac, gli assessorati alla sanità e i carabinieri del Nas che le uova dei cent’anni possono entrare ed essere commercializzate nella Ure “se provenienti da stabilimenti autorizzati a esportare ovoprodotti nell’Unione e nel rispetto delle condizioni di salute pubblica e animale previste dalla normativa dell’Ue e attestate dal certificato veterinario per gli ovoprodotti (modello EP) di cui all’allegato 1 parte 2 del Reg CE 798/2008”.