Una sostanza è definita tossica quando gli studi, che ne osservano in laboratorio gli effetti per anni, lo dimostrano. A questo punto intervengono le agenzie sanitarie che ne vietano o ne regolamentano l’uso. E se un agente chimico è classificato «tossico» per un europeo, dovrebbe esserlo per tutti. Non è così. Emerge chiaramente da un confronto fra agenti chimici vietati in Europa e negli Stati Uniti. L’amianto, per esempio, in Italia è vietato dal 1992 e in Europa dal 1999, ma negli Stati Uniti non è mai stato messo completamente fuori legge e, da aprile 2019, è di nuovo possibile usarlo in edilizia nonostante — soltanto in America — uccida 10 mila persone all’anno per mesotelioma.
La chimica nei prodotti alimentari
Nei prodotti da forno americani come dolci, biscotti o pane si può utilizzare il bromato di potassio o l’azodicarbonammide (in etichetta E927), entrambi soggetti a severe restrizioni in Europa perché cancerogeni. Anche i conservanti ed esaltatori di sapidità butilidrossianisolo (E320 o BHA in etichetta) e butilidrossitoluene (E321 o BHT in etichetta) sono soggetti a severe restrizioni in Europa. Negli Stati Uniti sono limitati dall’Fda, ma vengono comunque usati nei prodotti alimentari, nonostante il primo sia cancerogeno e il secondo pericoloso per il fegato. Il consumo della carne agli ormoni, permessa negli Stati Uniti, è vietato in Europa da una serie di direttive emanate fra il 1981 e il 1996 sulla base di studi che hanno considerato cancerogeni alcuni ormoni della crescita somministrati ai bovini.