Il Codex Alimentarius è un insieme di regole e di normative elaborate dalla Codex Alimentarius Commission, Commissione suddivisa in numerosi comitati e istituita nel 1963 dalla FAO e dall’OMS. Questo organo è costituito dai governi di 185 Paesi più la Comunità Europea, e si riunisce una volta all’anno per revisionare ed aggiornare il Codex Alimentarius Procedural Manual. Il suo scopo è proteggere la salute dei consumatori e assicurare la correttezza degli scambi internazionali.
La Commissione del Codex Alimentarius (CAC) ha tenuto, dall’8 al 12 luglio 2019, la sua quarantaduesima sessione (CAC42), a Ginevra, in Svizzera, presieduta da Guilherme Antonio da Costa Jr. (Brasile).
Durante l’evento oltre 100 paesi hanno concordato una serie di standard che verranno ora pubblicati come parte del Codex Alimentarius. Riportiamo alcune delle decisioni prese che riguardano il nostro settore più da vicino:
Compromesso sugli additivi alimentari
Il compromesso raggiunto dal Comitato del Codex sugli Additivi Alimentari ha dato alla Commissione del Codex Alimentarius l’opportunità di riconoscere le variazioni geografiche nell’uso degli additivi alimentari, concordando allo stesso tempo norme globali per la loro sicurezza.
Sono previste 27 classi funzionali per gli additivi alimentari, tra cui: conservanti, che prolungano la durata di conservazione di un alimento proteggendo dal deterioramento causato da microrganismi; antiossidanti, che prolungano la durata di conservazione degli alimenti proteggendoli dal deterioramento causato dall’ossidazione; stabilizzanti, che consentono di mantenere uniforme la dispersione di due o più componenti; e coloranti, che aggiungono o ripristinano il colore in un alimento. La sicurezza degli additivi alimentari è valutata dal comitato di esperti congiunti FAO/OMS sugli additivi alimentari (JECFA). La Commissione del Codex Alimentarius ha convenuto che l’uso di citrato di trisodio nel latte fluido dovrebbe essere riconsiderato dal Comitato del Codex sugli Additivi Alimentari (CFFA).
Limiti massimi per i residui di pesticidi negli alimenti
Il CAC42 ha adottato limiti massimi per i residui (LMR) per più di 30 diversi pesticidi in vari alimenti, tra cui colture (orzo, segale e riso), verdure (aglio, cetriolo e piselli), frutta (banana, arancia e uva) e prodotti di origine animale (latte, uova e pollame). Tradurre in meno di un anno i risultati delle riunioni degli esperti FAO/OMS sui residui di pesticidi negli LMR del Codex è stato un risultato significativo.
I pesticidi sono sostanze chimiche utilizzate per eliminare insetti, erbe infestanti e altri parassiti per impedire loro di danneggiare i raccolti. Anche se utilizzati secondo le migliori pratiche, bassi livelli di residui di pesticidi possono finire negli alimenti. I limiti massimi mirano a garantire che i residui di pesticidi non danneggino la salute delle persone e si basano sulla valutazione del rischio fornita dal Comitato congiunto di esperti FAO/OMS sui residui di pesticidi (JMPR).
La dichiarazione degli alimenti o ingredienti che notoriamente causano ipersensibilità (definita come etichettatura degli allergeni) ha lo scopo di fornire ai consumatori l’accesso a informazioni chiare e accurate sulla presenza di allergeni (o sostanze) negli alimenti, in modo che possano fare scelte alimentari sicure. Ciò è particolarmente significativo date le conseguenze potenzialmente letali per gli individui affetti allergie alimentari e poiché la prevalenza di queste condizioni è in aumento in molte parti del mondo.
Data la natura grave delle allergie alimentari e delle loro conseguenze sulla salute, e la crescente complessità della filiera alimentare, questo nuovo lavoro integrerà le attuali disposizioni sull’etichettatura degli allergeni nello Standard generale per l’etichettatura degli alimenti preconfezionati. Fornirà maggiori dettagli per l’industria su come dovrebbero essere presentati gli allergeni sulle etichette degli alimenti per garantire la protezione dei consumatori e promuovere l’armonizzazione dell’etichettatura degli allergeni.
Questo nuovo lavoro integra anche il recente lavoro del comitato del Codex sull’igiene alimentare su una proposta per un Codice di condotta per operatori del settore alimentare per la gestione degli allergeni alimentari che fornisca indicazioni sulla gestione degli allergeni in tutta la filiera alimentare e promuova l’inclusione delle pratiche di gestione degli allergeni come parte di buone pratiche igieniche (GHP) ed, eventualmente, il sistema HACCP relativo alla produzione, alla vendita e ai servizi di ristorazione..
Nuovo lavoro sulle vendite via internet/e-commerce
Internet e l’e-commerce stanno emergendo globalmente come nuove piattaforme per la vendita di alimenti, portando ad un sostanziale cambiamento nel modo con cui i prodotti alimentari sono commercializzati e venduti direttamente ai consumatori. Ciò porta all’emergere di nuove sfide riguardo alla modalità con cui vengono fornite ai clienti informazioni sulla qualità e sicurezza degli alimenti. Attualmente manca una guida standardizzata per l’etichettatura dei prodotti alimentari venduti tramite internet/e-commerce, fatto che solleva questioni significative relative alla salute, alla sicurezza alimentare e alla tutela delle pratiche leali nel commercio alimentare. Mentre alcuni paesi hanno adottato norme specifiche per l’e-commerce, la crescita di questa piattaforma e la sua natura transfrontaliera significa che è importante mantenere una certa coerenza a livello globale per garantire che i consumatori siano tutelati e per ridurre al minimo eventuali ostacoli agli scambi che potrebbero derivare da approcci diversi. In linea con il suo piano strategico per la gestione delle questioni emergenti, la Commissione ha accettato di affrontare questo argomento di grande attualità intraprendendo nuovi lavori sull’etichettatura dei prodotti alimentari venduti tramite internet/e-commerce. Questo nuovo testo sarà integrato nello Standard generale per l’etichettatura degli alimenti pre-confezionati.
Nuove linee guida per composti a basso rischio per la salute pubblica che potrebbero essere esclusi dalla definizione dei livelli massimi di residui (LMR)
A causa della crescente preoccupazione per la salute pubblica espressa da organismi scientifici, consumatori, organizzazioni sanitarie dei consumatori e agenzie preposte alla gestione del rischio in tutto il mondo, lo scenario normativo globale per i pesticidi di origine chimica sta imponendo crescenti restrizioni su questo tipo di prodotti. Tuttavia, altri tipi di prodotti fitosanitari, come ad esempio i biopesticidi, stanno diventando sempre più disponibili. Il mercato dei biopesticidi è cresciuto tra il 12 e il 17 % all’anno negli ultimi 5 anni, con un tasso di crescita da due a tre volte più rapido di quello dei pesticidi chimici, e gli strumenti di controllo non chimico e biologico svolgono un ruolo sempre più importante nell’attuazione degli approcci di gestione integrata delle specie nocive (IPM). Sebbene questi prodotti siano generalmente di scarsa preoccupazione per la salute pubblica, è comunque importante che esistano standard internazionali per garantirne un uso sicuro. Questo nuovo lavoro mira a stabilire linee guida per armonizzare i concetti e i criteri per il riconoscimento dei pesticidi a basso rischio per la salute pubblica e che potrebbero essere esclusi dalla definizione dei livelli massimi di residui del Codex.
Nuovo lavoro sullo sviluppo di linee guida per il controllo dell’Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC) nella carne di manzo, verdure a foglia verde, latte crudo, formaggi prodotti con latte crudo e germogli
Le infezioni da STEC sono una causa importante di malattie trasmesse dagli alimenti e sono state associate a una serie di patologie, che vanno da una lieve diarrea all’insufficienza renale. Il Comitato del Codex per l’igiene alimentare svilupperà le linee guida per supportare la gestione del rischio di infezione da STEC in questi prodotti.
Piano strategico per il 2020-2025
La Commissione del Codex Alimentarius ha approvato il piano strategico per il periodo 2020-2025. Il piano strategico fornisce un orientamento e una guida di alto livello al lavoro della CAC. Si basa sul documento attuale e continua a confermare l’importanza di affrontare le questioni critiche ed emergenti, supportando gli standard con analisi dei rischi e prove scientifiche e promuovendo e facilitando la partecipazione di tutti i membri nel suo lavoro di impostazione degli standard.
Il piano contiene un nuovo obiettivo, incentrato sull’uso e l’impatto degli standard del Codex, che mira a sensibilizzare ed esplorare come l’uso e l’impatto degli standard del Codex possano essere misurati e come le norme potrebbero essere meglio adattate alle esigenze dei membri. I piani di attuazione saranno discussi nei comitati di coordinamento FAO/OMS che si riuniranno nelle sei regioni del Codex tra settembre e novembre 2019.
Proposta di linee guida per la rapida analisi dei rischi in seguito a casi di rilevamento di contaminanti negli alimenti per i quali non è prevista alcuna regolamentazione
Il rilevamento di contaminanti chimici negli alimenti per i quali non è prevista una regolamentazione è in aumento a causa sia della diversità dell’approvvigionamento alimentare che del continuo avanzamento delle capacità analitiche. I risk manager devono intervenire in caso di rilevamento in modo da tutelare adeguatamente la salute pubblica, tenendo conto allo stesso tempo dell’equità commerciale. Le nuove linee guida forniscono un approccio per assistere i governi nella rapida analisi dei rischi in caso di rilevamento di contaminanti chimici negli alimenti per i quali non è prevista alcuna regolamentazione. Applicando l’analisi rapida dei rischi, le autorità possono proteggere adeguatamente la salute pubblica, garantendo al tempo stesso la sicurezza alimentare e riducendo al minimo gli sprechi alimentari.
Per maggiori informazioni: Relevant Codex Document (REP19/SCH para 40).
Fonte: Codex Alimentarius