I cavalli delle botticelle romane (ma anche quelli delle carrozzelle di Palermo, o dei «fiaccherai» di Firenze) affronteranno l’ennesima estate rovente. Addio all’abolizione attesa dagli animalisti. E nemmeno niente regolamenti, orari, difese dal solleone che ha ucciso tanti di questi animali. Martedì o mercoledì la commissione Trasporti della Camera dovrebbe discutere il testo unico di modifiche al Codice della strada: ma molti parlano già di slittamento per i forti contrasti tra gli esponenti politici.
È infatti sparita dal testo finale emendato l’attesa abrogazione dell’articolo 70 del Codice del 1992, che letteralmente regolamenta il «servizio di piazza con veicoli a trazione animale o con slitte». Storicamente la posizione del Movimento 5 Stelle è contraria all’uso dei cavalli nelle città. Fu una delle promesse elettorali della sindaca di Roma Virginia Raggi. Ma a tutt’oggi, nella Capitale, non ci sono regole certe: risale al settembre 2018 l’approvazione di un regolamento che prevedeva l’uso delle «botticelle» soltanto nei parchi e nelle ville storiche, il blocco con una temperatura superiore ai 30 gradi, la possibilità per i vetturini di riconvertire la licenza in quella per un taxi automobilistico. Ma da allora è tutto fermo.
Invece alla Camera, alla commissione Trasporti, è sparita l’abolizione caldeggiata dagli animalisti. Risale al 23 marzo 2018 la proposta di legge firmata da Michela Vittoria Brambilla di Forza Italia, fondatrice del Movimento Animalista e presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente: abolizione secca dell’articolo 70. Ma quando si è approdati al recente testo unico di modifica del Codice della strada in commissione Trasporti, l’abolizione è improvvisamente sparita. I relatori Diego De Lorenzis (M5S) e Giuseppe Donina (Lega) hanno suggerito, dopo aver ascoltato molte proteste, di presentare emendamenti. Brambilla ne ha formulato immediatamente uno per abrogare l’articolo 70, cofirmato con Federica Zanella anche lei di Forza Italia, e così ha fatto con testo analogo Patrizia Prestipino del Partito democratico.
Nuove obiezioni del M5S: il testo Brambilla-Zanella prevede oneri per lo Stato per la cura dei cavalli dismessi, quindi non si può votare. Contromossa Brambilla-Zanella: niente oneri per lo Stato, affidiamoli alle associazioni animaliste a costo zero. Altra obiezione della Lega: noi però vogliamo tutelare le slitte con i cani, antica tradizione del Trentino. E poi perché vietare ai bambini le carrozzine con i pony nei parchi? Obiezioni accettate e sottoscritte da Brambilla-Zanella pur di abolire le botticelle.
Rischi
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Ma alla fine della settimana scorsa, ecco la sorpresa: nel testo finale dei due relatori appare una formulazione completamente nuova, non concordata con le due esponenti di Forza Italia. La riformulazione degli emendamenti Brambilla- Zanella-Prestipino ( e di un altro, peraltro firmato anche da Arianna Spessotto del M5S) recita così: «I comuni, con deliberazione della giunta, possono vietare il servizio di piazza a trazione animale o con slitte di cui all’articolo 70 a tutela della sicurezza degli utenti della strada ovvero per la salvaguardia della salute degli animali… I comuni, con deliberazione della giunta, possono prevedere la conversione delle licenze già rilasciate in licenze per carrozze a trazione elettrica, licenze taxi, licenze di servizio noleggio…».
Inutile sottolineare che quel «possono» è soltanto un possibile permesso e certo non è un divieto. Brambilla e Zanella hanno rifiutato il testo, non lo voteranno. E chissà quando verrà davvero riconvocata la commissione Trasporti.
Così anche l’estate 2019, che è già rovente e si annuncia lunga e caldissima, rappresenterà un pericolo per i tanti cavalli delle carrozzelle turistiche. Le associazioni animaliste sono ovviamente sul piede di guerra e ricordano i molti cavalli uccisi dalla fatica e dall’afa a Palermo, a Firenze, soprattutto a Roma dove tante amministrazioni capitoline di tutti i colori politici hanno sempre promesso un divieto delle botticelle. Che invece per ora hanno stravinto la battaglia e circolano, con i loro cavalli esausti, sull’asfalto bollente della Capitale. (foto tratta da Corriere.it)