Impossibile non tornare sul tema dei medici, in lotta per il contratto e per una sofferenza d’organico che solo in Veneto conta 1300 specialisti in meno rispetto al fabbisogno. «Hanno fatto bene a scioperare — ha dichiarato il direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan in commissione Sanità — sono stati aumentati gli stipendi a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione e loro hanno il contratto fermo da dodici anni. Un neoassunto nel pubblico guadagna 2600 euro al mese, senza nessuna progressione di carriera per i prossimi 25 anni. Mi spiegate come possiamo competere con il privato o con altri Stati europei, come Germania e Francia, che li pagano il doppio?»
Il malumore tra i primari per la riduzione delle poltrone? «Sì, abbiamo tagliato 150 apicalità e 100 amministrativi, il risparmio ci ha consentito nuove assunzioni di medici e infermieri, evitando indebitamenti».
Qualche nota lieta? «In Italia il personale in sanità è calato del 10% nel decennio, in Veneto è a +2%. Finalmente Coletto è riuscito a sbloccare lo sciagurato tetto di spesa imposto nel 2004, speriamo bene».