Riscatto agevolato degli anni universitari senza limite di età per chi ha cominciato a lavorare dal 1996 e pagamento anche in contanti della pensione di cittadinanza. Mentre chi percepirà il reddito potrà cumularlo non solo con la Naspi ma anche con l’indennità di disoccupazione (Dis-Coll) riconosciuta ai collaboratori rimasti senza impiego.
Sono queste le ultime mini-novità introdotte al decretone nel corso dell’esame finale in Commissione Lavoro, alla Camera. Un confronto che si è protratto fino all’alba di sabato con più momenti di tensione all’interno della maggioranza. Non sono passate le proposte della Lega che puntavano a garantire un accesso all’Ape sociale a un certo numero di “esodati” e la cancellazione della finestra di posticipo trimestrale per il pensionamento dei lavoratori impegnati in attività gravose. Mentre sul reddito di cittadinanza gli incentivi, da 5 a 18 mensilità, in caso di assunzione dei beneficiari varranno solo per contratti a tempo indeterminato o di apprendistato. Anche in questo caso non è passata la proposta, caldeggiata soprattutto dalla Lega, di estendere gli sgravi anche alle trasformazioni di contratti a termine. Niente da fare, inoltre, per l’estensione alle bollette dell’acqua delle agevolazioni riconosciute per luce e gas ai beneficiari del reddito e delle pensioni di cittadinanza; come pure disco rosso all’emendamento che puntava ad estendere la platea degli iscritti all’Inpgi, Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, ad altri lavoratori delle comunicazioni, oggi in Inps. In nottata era spuntata poi una «nuova tassa su colf e badanti», poi ritirata.
Approvata, invece, la norma che introduce la figura del vicepresidente nella governance di Inps e Inail (saranno i futuri Cda, una volta insediati, a definire delle deleghe diverse da quelle del presidente) mentre per Anpal arriva la proroga dell’attuale schema di governance, una scelta voluta dal Carroccio anche per nominare un nuovo direttore generale da affiancare al presidente Domenico Parisi: si tratta di Gianni Bocchieri, attuale direttore generale in Regione Lombardia per le politiche su Lavoro e Formazione (da anni collabora con il nostro giornale).
Sulle pensioni di cittadinanza, la nuova prestazione assistenziale che si aggiungerà, per gli over 67enni con i requisiti, all’assegno sociale e l’integrazione al minimo (in nessuna audizione è stata indicata la platea dei beneficiari e le eventuali sovrapposizioni di trattamento, ndr) sarà dunque possibile prelevare il contante in Posta o in banca, senza necessariamente utilizzare la card del reddito di cittadinanza. È targata Fi la proposta di poter cumulare reddito di cittadinanza e Dis-coll («tuteliamo i lavoratori più precari di tutti», è il commento della responsabile Lavoro, Renata Polverini). Via libera anche a due emendamenti Pd: «Con il primo – spiega la giuslavorista dem, Debora Serracchiani – prevediamo modalità di accompagnamento dei disabili quando si recheranno nei centri per l’impiego a firmare il patto per il lavoro. Con il secondo, dettagliamo misure di maggiore protezione e sicurezza per gli assistenti sociali» (che intercetteranno una fetta, la più svantaggiata, dei percettori del reddito di cittadinanza).
L’esame in Commissione è terminato all’alba di sabato. Una volta incassato il voto di fiducia a Montecitorio, atteso entro giovedì, il testo dovrà poi tornare al Senato per la seconda lettura e per essere approvato in via definitiva entro il 29 marzo, pena la decadenza.
IL SOLE 24 ORE
Davide Colombo
Claudio Tucci
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