I deputati sostengono i piani per promuovere il riutilizzo dell’acqua per l’irrigazione agricola
- Le risorse idriche nell’UE sono sempre più sotto pressione
- Un maggiore riutilizzo dell’acqua allevierebbe il carico sull’approvvigionamento di acqua dolce
- La legislazione stabilisce criteri di qualità, obblighi per gli operatori per il risanamento delle acque
I piani per contrastare la carenza d’acqua agevolando il riutilizzo delle acque reflue trattate per l’irrigazione agricola sono stati sostenuti martedì dalla commissione Ambiente.
La legislazione definisce gli standard minimi di qualità per l’acqua di recupero da utilizzare per l’irrigazione in agricoltura. Stabilisce inoltre obblighi per gli operatori di produzione, distribuzione e stoccaggio, nonché misure di gestione dei rischi.
L’acqua di recupero (vale a dire le acque reflue urbane che sono state sottoposte a trattamento in un impianto di bonifica) verrà utilizzata per irrigare colture ad uso alimentare, colture destinate alla trasformazione alimentare e colture ad uso non alimentare. La Commissione dovrà valutare se l’acqua rigenerata può essere utilizzata in altri modi.
I deputati affermano che nel frattempo gli Stati membri possono consentire che l’acqua recuperata venga utilizzata in altri modi, come il riutilizzo dell’acqua industriale e per scopi legati ai servizi e all’ambiente, a condizione che la salute umana, gli animali e l’ambiente siano meticolosamente protetti.
Citazione
“Dobbiamo muoverci verso un’economia circolare, anche nell’uso e nel riutilizzo dell’acqua”, ha affermato la relatrice Simona Bonafè (S & D, IT). “Potremmo riutilizzare potenzialmente 6,6 miliardi di m3 di acqua entro il 2025, rispetto agli attuali 1,1 miliardi di m3 all’anno. Ciò richiederebbe un investimento inferiore a 700 milioni di euro e ci consentirebbe di riutilizzare più della metà del volume attuale di acqua proveniente dagli impianti di trattamento delle acque reflue dell’UE teoricamente disponibili per l’irrigazione, evitando oltre il 5% dell’estrazione diretta dai corpi di rifiuti e acque sotterranee”, ha aggiunto.
Prossimi passi
Il progetto della norma è stato adottato con 53 voti favorevoli, 1 voto contrario e 4 astensioni. Sarà sottoposto a votazione da parte della Camera durante la sessione plenaria dell’11-14 febbraio a Strasburgo.
Background
Le risorse idriche dell’Unione Europea sono sempre più sotto pressione, causando carenza idrica e deterioramento della qualità. In particolare, i cambiamenti climatici, i modelli meteorologici imprevedibili e la siccità stanno mettendo a dura prova la disponibilità di acqua dolce necessaria per lo sviluppo urbano e l’agricoltura.
Garantire un più ampio riutilizzo delle acque reflue trattate potrebbe consentire di limitare l’estrazione dai corpi idrici e dalle acque sotterranee. Secondo la Commissione Europea, la frequenza e l’intensità della siccità e il loro danno ambientale ed economico sono aumentati drasticamente negli ultimi trenta anni. La siccità dell’estate 2017 può ulteriormente illustrare le dimensioni della perdita economica; il solo settore agricolo italiano prevedeva perdite per 2 miliardi di euro.
L’eccessiva estrazione di acqua, in particolare per l’irrigazione agricola, ma anche per l’uso industriale e lo sviluppo urbano, è una delle principali minacce per l’ambiente idrico dell’UE.
Fonte: Parlamento Europeo (Ruminantia)