Il leader del sindacato Anaao non nasconde “un’ampia delusione” per gli emendamenti del governo sul personale. Siamo di fronte ad “una deregulation totale che va incontro alla volontà delle Regioni di assumere manodopera a basso costo e non formata, per giunta in un settore come quello sanitario dove le competenze e la qualità dei professionisti sono fondamentali”. Anche il segretario Fp Cgil Medici boccia senz’appello l’emendamento che dà la possibilità alle aziende in via eccezionale, di conferire incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, a personale medico, anche per lo svolgimento di funzioni ordinarie. “Sulle assunzioni ci aspettavamo molto di più dopo gli annunci del Governo e invece quello che doveva essere un elefante si è rivelato un topolino, con il risultato di far rientrare il precariato dalla finestra”.
C’è un’ampia delusione, non mi sarei mai aspettato questo processo di precarizzazione”. Il segretario dell’Anaao Assomed, Carlo Palermo commenta così l’emendamento che dà la possibilità alle aziende in via eccezionale, di conferire incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, a personale medico, anche per lo svolgimento di funzioni ordinarie.
“Dopo aver fatto il decreto Dignità per lottare contro il precariato – evidenzia – aprono di nuovo la strada al precariato nel Ssn andando addirittura a destrutturare gli stati giuridici. E poi è paradossale che da un lato si sbloccano gli specializzandi, (che sì potranno accedere ai concorsi anche se all’ultimo anno, ma potranno entrare di ruolo solo dopo la fine della specializzazione), e dall’altro lato si permette l’assunzione dei medici senza specializzazione”.
Per Palermo siamo di fronte ad “una deregulation totale che va incontro alla volontà delle Regioni di assumere manodopera a basso costo e non formata, per giunta in un settore come quello sanitario dove le competenze e la qualità dei professionisti sono fondamentali”.
Per quanto concerne la Ria invece Palermo auspica un intervento in Senato per “poter risolvere” la questione.
E stante così le cose il segretario Anaao ribadisce come “a queste condizioni è difficile chiudere il contratto, per ora hanno sistemato solo i problemi delle Regioni che hanno fatto il ‘colpo gobbo’ e prendono le risorse per le liste d’attesa, dallo svincolo dei fondi per le borse di medicina generale, assistenza stranieri e libera professione, e hanno la possibilità di assumere medici a prezzi stracciati. Non escludo altri scioperi a gennaio”.
“È il ritorno del precariato medico”. È questo il giudizio tranchant che dà il segretario della Fp Cgil Medici, Andrea Filippi dell’emendamento del Governo alla Legge di Bilancio con cui si dà la possibilità alle aziende in via eccezionale, di conferire incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, a personale medico, anche per lo svolgimento di funzioni ordinarie.
“Ci rendiamo conto – sottolinea – della difficoltà delle Regioni ma ci aspettavamo che il governo facesse di più come un piano di assunzioni da finanziare con aumenti di risorse per il Fondo sanitario, anche attraverso lo sblocco del tetto di spesa al personale, e con un aumento sostanzioso delle borse di specializzazione dato che ne sono state previste solo 800 in più” e ne servirebbero perlomeno ulteriori 2.000.
“Avevano annunciato mari e monti – incalza -, ci doveva essere un intervento sostanzioso ma la montagna ha partorito un topolino e con questa misura si è trovato semplicemente un modo per far rientrare il precariato della finestra (che difficilmente stavamo superando con la Legge Madia), tra l’altro con contratti che sembrano dei co.co.co”.
“Certo – sottolinea Fillippi – vengono messi vari paletti ma il problema c’è laddove mancano gli specialisti. Noi – ricorda – avevamo proposto in via emergenziale di attingere alle graduatorie della specialistica ambulatoriale, composte da professionisti formati, invece così facendo si avallano forme di precariato ‘tout court’”.
Più “positivo” invece il giudizio di Filippi sulla possibilità per gli specializzandi all’ultimo anno di accedere ai concorsi per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario nella specifica disciplina bandita e collocati in graduatoria separata.
Bicchiere mezzo pieno invece per il segretario della Fp Cgil Medici la misura per lo sblocco dell’indennità di esclusività: “Bene ma aspettiamo risposte sul salario accessorio”.
Bocciatura invece per la decisione di avallare l’emendamento delle Regioni che svincolano i Fondi per borse di studio per la medicina generale, assistenza sanitaria agli stranieri non iscritti nel Ssn e libera professione: “L’ennesimo colpo all’universalismo e all’aiuto sociale”.
Luciano Fassari – Quotidiano sanità