Una breve carrellata sui principali fatti di interesse sanitario dell’anno che sta per concludersi. Sul 2017 l’incognita della durata della legislatura dopo le dimissioni di Renzi. Tra le cose da ricordare la battaglia sull’appropriatezza, la morte di Veronesi, la fine dell’era “Pani” all’Aifa e il nulla di fatto per l’art. 22 del Patto per la Salute sulla valorizzazione del personale e l’accesso al Ssn. Ma poi anche le polemiche al Fertility Day e l’allarme sul calo delle vaccinazioni
Dai nuovi Lea alla Responsabilità professionale sanitaria passando per l’inizio delle trattative per il rinnovo di contratti e convenzioni fino alla crisi del Governo Renzi dopo il voto del 4 dicembre sulla modifica della Costituzione. Ma non solo, la guerra tra medici e Governo sull’appropriatezza, le polemiche del Fertility Day, la battaglia tra medici e infermieri sulle nuove competenze e i nuovi modelli organizzativi, la morte di Umberto Veronesi. E ancora, i terremoti che hanno sconquassato il Centro Italia, la Brexit, l’elezione di Donald Trump alla presidenza Usa, la crescita esponenziale della spesa farmaceutica, la nomina di Mario Melazzini alla direzione di Aifa e il nulla di fatto per il Ddl Concorrenza bloccato in Parlamento da due anni.
È chiaro che non sono sufficienti questi flash per riassumere il 2016 di Quotidiano Sanità ma in ogni caso abbiamo provato a ripercorrere attraverso il nostro archivio i fatti e gli avvenimenti che hanno caratterizzato il settore sanità nell’anno che si sta chiudendo.
Gennaio. Ddl Responsabilità approvato alla Camera. Il primo mese dell’anno vede la pubblicazione del cosiddetto “decreto appropriatezza” con i limiti per la prescrizione a carico del Ssn (norma già molto discussa nel 2015 e che dopo molte polemiche sarà prima sospesa e poi definitivamente accantonata con l’approvazione dei nuovi Lea che prevedono misure più soft). Ma a gennaio c’è il primo via libera al ddl sulla responsabilità professionale, approvato in prima lettura alla Camera (si attendeva un iter veloce al Senato ma così non è stato e la norma non è stata ancora approvata in via deinitiva). C’è poi la proclamazione di due giornate di sciopero (17-18 marzo) dell’Intersindacale medica.
Febbraio. Entrano in vigore le nuove norme antifumo. Il mese febbraio si apre con l’entrata in vigore delle nuove norme contro il fumo. Arriva lo stop al fumo in auto con minori o donne in gravidanza. Sigarette proibite anche fuori dagli ospedali e multe per chi getta le cicche in strada. Ma poi ci sono novità anche in materia di contratti con la costituzione dei 4 comparti: (1) Sanità, (2) Regioni e Autonomie locali, (3) Funzioni centrali, Stato, Enti pubblici non economici e Agenzie fiscali, (4) Scuola, Università.
Febbraio si chiude però con l’avvio di una polemica ferocissima che prosegue ancora oggi in merito ai rapporti tra medici e infermieri in Emilia Romagna (e non solo ndr.). Il tutto parte dalla decisione dell’Ordine dei medici di Bologna di sospendere quattro medici che avevano dato il via libera alle ambulanze con i soli infermieri a bordo. Ma il confronto si allargherà anche alle Case della Salute.
Marzo. Medici revocano sciopero. Si dimette Ministro Guidi. Il 9 marzo, dopo un incontro tra Governo e sindacati medici nella Sala Verde viene scongiurato lo sciopero programmato per il 17 e 18 marzo. L’accordo per i sindacati si rileverà però un flop: su tutti il fallimento del tavolo per la delega al lavoro in sanità (art. 22 del Patto per la Salute) che si ‘scioglierà’ prima dell’estate. Ma l’inizio primavera vede anche altri avvenimenti come l’annuncio del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, di una proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione dell’intramoenia.
Il 21 marzo scoppia poi la polemica da parte degli infermieri contro la trasmissione Tagadà di La7 per alcune esternazioni della conduttrice, Tiziana Panella: “Non vorrei mai essere accolta da un infermiere in Pronto Soccorso”. L’Ipasvi chiede una rettifica formale alla tv di Cairo.
Il giorno dopo arriva lo stop della Consulta alla questione di legittimità sollevata dal Tribunale di Firenze sul divieto di donare alla ricerca gli embrioni previsto nella legge 40 sulla fecondazione assistita, a causa dell’elevato “grado di discrezionalità” riguardante il bilanciamento operato dal legislatore tra dignità dell’embrione ed esigenze della ricerca scientifica. Il mese si chiude con l’arresto a Piombino da parte dei Carabinieri del Nas di un’infermiera accusata di aver ucciso 13 pazienti in corsia.
Sempre il 31 marzo, in seguito ad alcune intercettazioni telefoniche nell’ambito del caso sul petrolio in Basilicata, il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi lasciava il suo incarico (un fatto che inciderà non poco sull’iter del Ddl concorrenza che infatti, ad oggi, è ancora fermo in Senato).
Aprile. Arriva l’H16 della medicina generale. Il mese di aprile si apre con la circolare del Ministero della Salute sulle assunzioni straordinarie per l’emergenza orario lavoro UE. Ma questo è il mese del Def per cui l’8 aprile arriva il via libera da Palazzo Chigi. Per la sanità si prevede che l’incidenza della spesa sul Pil passerà dal 6,8% del 2016 al 6,5% nel 2019.
Il 12 aprile muore Gianroberto Casaleggio, fondatore insieme a Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle. E nello stesso giorno dalla Camera arriva l’approvazione definitiva al ddl Boschi di riforma costituzionale. Sempre nella prima metà di aprile viene approvato l’Atto di indirizzo per la medicina convenzionata. Arriva l’assistenza H16 in rete per i medici di famiglia e H12 per i pediatri. Ma sarà solo l’inizio delle polemiche.
Maggio. Arrivano le Unioni Civili. Il 9 maggio l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi nomina Carlo Calenda come ministro dello Sviluppo economico per sostituire Federica Guidi. L’11 maggio il sit in o a Montecitorio, promosso dallo Smi assieme a Cgil, Cisl, Uil e Simet, contro il nuovo modello di assistenza incentrato sull’H16.
E sempre lo stesso giorno la Camera approva la legge sui diritti civili delle coppie di fatto. Anche l’Italia sancisce i diritti per le coppie omosessuali e per i conviventi non sposati. A maggio c’è poi la denuncia Antitrust di opacità nel mercato dei vaccini.
Giugno. Il ‘Dopo di noi’ è legge. Si parte con la divulgazione della prima bozza della Sisac per il rinnovo della convenzione di medici di famiglia e pediatri che però non piace a nessuno dei sindacati. Giugno è anche il mese dello studio Censis che denuncia come 11 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure per difficoltà economiche.
A livello politico in giugno si registra l’approvazione della Legge sul ‘Dopo di noi’ che stanzia risorse per i disabili privi di sostegno familiare. Il mese vede poi la pronuncia dell’Oms sul caffè: “Non è cancerogeno”. Il pericolo riscontrato invece nelle bevande troppo calde: “Aumentano il rischio di tumore all’esofago” Sullo sfondo i dati sulla farmaceutica che certificano l’inarrestabile boom della spesa che arriva a sfiorare i 29 mld. Solo per gli anti epatite C spesi 1,7 mld. Il 24 giugno è poi il giorno della Brexit con il voto dei britannici che sancisce la loro uscita dalla Ue e con l’Italia che si è subito candidata per ospitare l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ora con sede a Londra.
Luglio. Arriva il Piano Cronicità. Nel mese di luglio vengono pubblicati gli atti d’indirizzo per i rinnovi dei contratti di comparto e dirigenza sanitaria. Dopo i primi dubbi del Mef in agosto arriverà il via libera ma il nodo sono le risorse, giudicate dai sindacati insufficienti.
In luglio anche la presa di posizione della Fnomceo contro i medici anti-vaccino per cui è prevista fino alla radiazione dall’Albo. Ma questo è il mese anche del Piano cronicità e delle nuove norme sulla selezione dei direttori generali del Ssn (che sarà poi bocciata dalla Consulta)
Agosto. Terremoto e Fertility Day. Il mese di agosto vede il via libera alla legge sugli screening neonatali. Ma agosto è più precisamente il 24 è il mese del primo terremoto che ha sconvolto il Centro Italia. E poi a fine mese scoppia la prima polemica sulla campagna di manifesti del Fertility Day.
Settembre. Via libera da Stato-Regioni ai nuovi Lea. Il mese di settembre si apre con il decesso del segretario del Sumai e presidente Ordine di Roma Roberto Lala. Ma questo è anche il mese del via libera della Conferenza Stato-Regioni ai nuovi Lea (una tappa fondamentale del percorso che vede il Dpcm ormai prossimo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). Settembre vede anche la bufera giudiziaria abbattutasi sulla Menarini con accuse pesantissime nei confronti dei vertici. Nel mese c’è poi l’annuncio di Luca Pani di non ricandidarsi alla direzione generale dell’Aifa (il successore sarà poi nominato il 17 novembre. L’incarico è andato a Mario Melazzini mentre è ancora vacante la presidenza). Durante settembre si vive poi la seconda debacle del Fertility Day con una nuova bufera sulla seconda campagna ministeriale.
Un rientro dalla vacanze ricco visto anche il colpo di scena all’interno del sindacato dei medici di famiglia con le dimissioni di Giacomo Milillo da segretario della Fimmg in seguito alla vicenda Enpam Sicura.
Ottobre. Arriva la Manovra. Il mese di ottobre è dominato dalla manovra che vede il Governo confermare le promesse per le risorse 2017 stanziando 113 mld. Ma ottobre è il mese dell’allarme lanciato dai medici in merito all’elevata età media della categoria e ai futuri fabbisogni. C’è poi l’esplosione della bagarre all’interno di Federfarma sul nuovo Statuto mentre la Fofi lancia la proposta di un nuovo documento sulla professione.
Questo è anche il mese della sentenza del Tribunale di Roma che autorizza l’importazione di farmaci non autorizzati (antiepatite C indiani) se per uso personale”.
Ma la fine del mese, è il 26 ottobre, è caratterizzata da una seconda scossa che colpisce nuovamente il Centro Italia.
Novembre. Muore Umberto Veronesi. Il mese di novembre ha visto il dibattito vertere principalmente intorno al referendum costituzionale del 4 dicembre. In questo quadro il mese si è aperto con la protesta dell’Intersindacale medica (verrà annunciato anche uno sciopero il 16 dicembre ma vista la crisi di Governo è stato revocato da tutte le sigle tranne gli anestesisti Aaroi). L’8 novembre muore l’oncologo Umberto Veronesi. Ma questo è anche il mese dell’alert sull’antibiotico resistenza e sulla scarsa copertura vaccinale.
Fa discutere poi la proposta del PD della specializzazione in medicina generale (la proposta non vedrà poi la luce ndr.). Silvestro Scotti diventa segretario della Fimmg. L’Oms dichiara la fine dell’emergenza Zika e l’Emilia Romagna approva la Legge per obbligo vaccino per iscrizione al nido. L’Ipasvi presenta un nuovo codice deontologico. Ma a novembre arriva pure la clamorosa bocciatura della Legge Madia sulla PA da parte della Consulta. Donald Trump diventa presidente degli Stati Uniti (tra le proposte l’abrogazione dell’Obamacare).
Dicembre. Il referendum, le dimissioni di Renzi, il nuovo Governo Gentiloni e i nuovi Lea. Sono i fatti delle ultime settimane. Il mese si è aperto con il referendum il cui esito ha portato alle dimissioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Gli succede Paolo Gentiloni e alla Salute viene confermata Beatrice Lorenzin. Durante una crisi lampo è stata poi approvata la Legge di Bilancio 2017. A margine lo scoppio dell’influenza, la presentazione di una nuova bozza Sisac per il rinnovo delle convenzioni (bocciata anche questa volta dai sindacati) e la presentazione di numerosi rapporti sullo stato del Ssn (Cittadinanzattiva, Crea Sanità, Piano nazionale Esiti). Infine, il ‘regalo’ di Natale, con la proroga dell’Ecm e i nuovi Lea firmati dal ministro Lorenzin (ma non ancora in Gazzetta). Poi l’ormai tradizionale Milleproroghe e l’arrivo alla Salute come sottosegretario di Davide Faraone in una staffetta con De Filippo che passa al Miur al posto precedentemente occupato dallo stesso Faraone. Il resto è 2017.
Luciano Fassari e Giovanni Rodriquez – Quotidiano sanità – 30 dicembre 2016