Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “milleproroghe” e completato la squadra di governo con la nomina dei sottosegretari e viceministri. Sul tavolo dell’esecutivo è piovuto il problema dei 40 mila precari della pubblica amministrazione: dal primo gennaio infatti, a causa di una norma contenuta nel Jobs act, sarà vietato il rinnovo dei contratti a termine e delle collaborazioni con la pubblica amministrazione. Un elemento che ha reso urgente una proroga dei loro contratti.
Il decreto Milleproroghe salva circa 40mila precari. Lavoratori che hanno contratti di collaborazione nella pubblica amministrazione e che avrebbero terminato il loro rapporto di lavoro a fine anno per effetto delle regole introdotte con il Jobs act che vieta di rinnovare i contratti di collaborazione dopo il 31 dicembre.
Ci sono poi circa 2mila contratti a tempo determinato che vengono prolungati a tutto il prossimo anno. Sospiro di sollievo anche per i 4.471 vincitori e 151.378 idonei dei concorsi pubblici che possono sperare ancora di essere chiamati in quanto la validità delle graduatorie è estesa per un anno.
Dopo la riunione dell’esecutivo, il primo ministro Paolo Gentiloni ha dato vita alla consueta conferenza stampa di fine anno, durante la quale ha toccato svariati temi economici: “Abbiamo messo in sicurezza il risparmio con il decreto varato circa una settimana fa la cui attuazione sarà lunga e complicata. Non ce lo nascondiamo, ma abbiamo preso una scelta strategica e fondamentale”, ha rimarcato sul tema bancario a valle del varo del fondo da 20 miliardi. Insistendo sulla necessità di intervenire sul lavoro per i giovani e sul Sud, ha commentato i recenti dati sull’occupazione dicendo: “L’economia è cresciuta, è cresciuto il lavoro stabile, circa 700mila posti in più” ma “nella fascia sotto i 40 anni il lavoro da fare è enorme”. Nel suo discorso ha poi precisato, sulla polemica per l’utilizzo crescente dei voucher, che questi “non sono un virus che crea lavoro nero, non sono la fonte del lavoro nero. Gli abusi vanno corretti ma considerando il tema nella sua dimensione globale”.
La conferenza di Gentiloni. Durante la conferenza, il premier ha affrontato molti temi economici e finanziari caldi in queste settimane. Sulla scalata francese di Vivendi a Mediaset ha spiegato che si tratta di un settore importante, quello dell’informazione, che il governo segue con “vigile attenzione” dal piano politico. Ma non può utilizzare alcun potere speciale per bloccare Vincent Bolloré. Sollecitato dai giornalisti, ha poi ripercorso la vicenda del salvataggio Mps rivendicando la prontezza d’intervento a valle del fallimento del tentativo di mercato e condiviso le critiche che il ministro Padoan ha rivolto alla Bce, dalle colonne del Sole 24 Ore, in merito alla opacità del procedimento con il quale la Vigilanza della Bce ha alzato a 8,8 miliardi la richiesta di capitale aggiuntivo per mettere in sicurezza la banca: “Auspico che ci sia una dialettica feconda con la Bce, se no sarà più difficile” portare a termine il nuovo piano industriale. Ha quindi puntualizzato: “Il fatto che si debbano mettere 6,6 miliardi e non 4.X è oggetto di discussione con la Bce ma non è nulla che metta in qualche modo in discussione la tranquillità, la capienza, la rilevanza del nostro intervento”. E, di nuovo sull’intervento della Vigilanza: “A me ha colpito di avere notizie ‘ex abrupto’, il giorno di Natale. Però sono valutazioni che ha fatto a maggioranza la Vigilanza Bce. Padoan ha sottolineato che siccome sarà un processo che durerà mesi è importante che le valutazioni siano condivise, che ci sia dialogo”.
Il milleproroghe. Sul tavolo dell’esecutivo è piovuto il problema dei 40 mila precari della pubblica amministrazione: dal primo gennaio infatti, a causa di una norma contenuta nel Jobs act, sarà vietato il rinnovo dei contratti a termine e delle collaborazioni con la pubblica amministrazione. Un elemento che ha reso urgente una proroga dei loro contratti chiesta ieri a viva voce dalla Cgil. Il ministro Marianna Madia ha confermato via Twitter che il decreto contempla proprio il salvataggio dei precari e la proroga delle graduatorie dei concorsi.
Sempre di un anno è stata infatti estesa la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici (4.471 vincitori e 151.378 idonei). Il pacchetto Pa contenuto nel Milleproroghe risponde all’esigenza, più volte manifestata da Madia, di chiudere con “il cattivo reclutamento”, così definito dalla stessa ministra, e avviare, tramite il Testo Unico del lavoro pubblico (in arrivo entro febbraio), una nuova stagione che abbia come pilastri il passaggio dalle piante organiche ai fabbisogni, concorsi a cadenza prestabilita e paletti al precariato. Un primo intervento in questo senso è arrivato con la stabilizzazione delle maestre precarie. Uno sblocco delle assunzioni è anche previsto dalla legge di Bilancio, in particolare nei settori della sanità e delle forze dell’ordine.
Il “milleproroghe” è l’ultimo treno dell’anno, ma anche il primo decretone omnibus del nuovo governo. E oltretutto arriva dopo una legge di Bilancio condotta in porto in tutta fretta, per via della crisi, e che ha così accantonato molti problemi. La vigilia è stata segnata da un clima di classico “assalto alla diligenza”.
Repubblica – 29 dicembre 2016