All’auditorium dell’ospedale di Schiavonia, le organizzazioni sindacali di 7.700 lavoratori della futura Ulss Euganea, rappresentativi della dirigenza e del comparto, si sono riunite con la futura direzione provinciale e hanno firmato un accordo che recepisce quanto sottoscritto lo scorso 24 novembre tra i confederali regionali e la Regione Veneto riguardante modalità, tempi e risorse per perseguire l’obiettivo di unificazione delle Ulss.
«L’accordo è stato sottoscritto da tutti gli oltre cinquanta rappresentanti ma come Fp Cgil assieme alle altre organizzazioni sindacali abbiamo chiesto alla futura direzione di chiudere, nei tempi più brevi possibili, tutte le trattative sospese a causa dell’ingresso nell’Ulss provinciale. Si tratta – riferisce Giancarlo Go’ della Cgil – di assunzione di personale, di accordi riguardanti progressioni di carriera e di liquidazione di residui fermi da anni. Facciamo in particolar modo riferimento alla grave carenza di anestesisti, geriatri e nefrologi nella Ulss 17, di oltre 3 milioni di euro mai liquidati alla dirigenza medica residui della vecchia direzione a guida di Francesco Benazzi nella Ulss 15, di progressioni di carriera del comparto e del saldo del risultato alla dirigenza medica sempre nella Ulss 17». La rivoluzione, annunciata da una recente legge regionale, scatterà il primo gennaio, quando le tre Ulss di Padova, Cittadella – Camposampiero e Monselice – Este verranno unificate in una grande Unità socio-sanitaria locale, forte di 7.700 dipendenti, cinque ospedali con oltre 1.700 posti letto, 1,7 miliardi di patrimonio complessivo e un bacino d’utenza di quasi 1 milione di abitanti. (F.Capp)
IL GAZZETTINO – Mercoledì, 21 dicembre 2016