L’avevano promesso, ora è stato ufficialmente messo a punto: a partire dal 2017 sarà disponibile il test per la diagnosi della «mucca pazza». Si tratta di un procedimento medico, almeno in parte «made in Verona»: a realizzarlo, infatti, neurologi dell’ateneo scaligero in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e l’istituto nazionale di malattie infettiva del Montana, negli Stati Uniti.
Il test consisterà in un tampone nasale, con il supporto di un fibroscopio (uno strumento a fibre ottiche) che «leggerà» i neuroni olfattivi, per stabilire la presenza del morbo di Creutzfeldt-Jakob. La procedura non è invasiva e può essere ripetuta a distanza.
Il Corriere di Verona – 20 dicembre 2016