Aria già natalizia in Parlamento. Dopo la crisi e la formazione del nuovo Governo guidato da Paolo Gentiloni, l’attività parlamentare risente ancora degli inevitabili contraccolpi sull’attività legislativa, ora in fase di riorganizzazione delle agende di lavoro. A complicare il quadro, l’assenza di vice ministri e di sottosegretari, soprattutto questi ultimi indispensabili nei lavori di commissione e di aula.
Le nomine sono attese per l’inizio della prossima settimana. Proprio martedì 20 al Senato sarà deciso il prossimo calendario d’aula, e chissà se il ddl Risk sarà inserito nell’ordine del giorno prima delle vacanze. Le commissioni sanitarie sono pressoché in stand by.
I tempi sono ormai strettissimi e potrebbe tutto essere rinviato alla ripresa parlamentare dal 10 gennaio dell’anno nuovo.
La lista dei provvedimenti in freezer è lunga e ricca. Anzitutto, quattro disegni di legge “collegati” a precedenti manovre di bilancio: le misure sulla concorrenza nel mercato interno, la riforma del processo civile, il contrasto alla povertà, il welfare per i lavoratori autonomi. Ancora in ghiacciaia anche la responsabilità professionale e relative assicurazioni degli operatori sanitari, argomento molto caldo per la sanità pubblica. Tutti temi che, non a caso, lo stesso neo premier Gentiloni ha ricordato nel discorso in cui ha chiesto la fiducia alle Camere. Il premier ha ricordato anche la medicina dolce, gli Ordini sanitari, la legalizzazione della cannabis e le norme anti-cyberbullismo. Un’agenda ricca, ora in panne. Con un 2017 che si annuncia pieno di colpi di scena fin dall’inizio.
Il Sole 24 Ore sanità – 18 dicembre 2016