All’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, il bimbo di 4 anni è arrivato con l’elicottero del 118 dopo un primo ricovero all’ospedale di Pisa. Era gravissimo e quando i medici fiorentini lo hanno visitato, hanno temuto che le sue condizioni potessero precipitare.
Ma la sorpresa più grande l’hanno avuto quando dalla cartella clinica hanno letto che era già stato vaccinato contro la meningite di tipo C, la più temibile, perché non era mai accaduto che una persona sottoposta a vaccino fosse colpita in modo così violento dal male. Altri casi di vaccinati, tra i quali anche un bambino di 8 anni della provincia di Livorno, erano stati sì infettati ma in modo lieve.
Eppure secondo i medici anche stavolta, nonostante la gravità del caso, la vaccinazione preventiva associata alla terapia, probabilmente sarà decisiva per arginare l’infezione. E infatti in serata è arrivata una prima buona notizia. «Il piccolo sta reagendo bene alle cure e adesso c’è un cauto ottimismo sulla prognosi che resta riservata», conferma l’assessore alla Sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi che ha seguito l’evolversi di questo nuovo caso di meningite, il trentesimo in Toscana dall’inizio dell’anno.
Il piccolo risiede con i genitori a Cascina, un comune di 45 mila abitanti in provincia di Pisa ed era stato vaccinato nel 2013, all’età di un anno. Il richiamo lo avrebbe dovuto fare tra due anni e avrebbe dovuto essere protetto dal batterio. «È un caso che deve farci riflettere e che ha bisogno di uno studio approfondito per capire che cosa sia accaduto, anche se la vaccinazione resta uno strumento validissimo per combattere la meningite», ha spiegato Francesco Menichetti, primario del reparto di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa. Mentre Susanna Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Wadid), ha parlato dei «casi di “ vaccine failure ”», ovvero di mancata risposta al vaccino in alcuni soggetti che possono variare dall’1 al 5% della popolazione.
Intanto è scattata l’operazione profilassi. Delicatissima e complicata. L’Asl Toscana Nord Ovest ha contattato tutti i genitori dei compagni di asilo del bambino che frequenta la scuola materna Panda di Cascina. Si stanno effettuando anche accertamenti tra i pazienti dell’ambulatorio della pediatra Maria Frija, sempre nella cittadina pisana, e tra coloro che sabato scorso hanno partecipato in un locale di Bientina, in provincia di Pisa, a una festa di compleanno alla quale era presente anche il bimbo.
Il numero totale delle persone che hanno preso una infezione legata al batterio, una meningite o una sepsi, sale a 59. Trentuno si sono verificati nel 2015 e 28 quest’anno.
Marco Gasperetti – Il Sole 24 Ore – 18 dicembre 2016