Roberto Giovannini. Via libera della Commissione Bilancio della Camera alla legge di bilancio. La manovra – cambiata con decine di micronorme – passa ora all’esame dell’aula di Montecitorio, che la dovrà votare entro domenica. E certamente cambierà ancora nel corso dell’esame da parte del Senato, che arriverà a cavallo del voto sul referendum costituzionale.
Come detto, moltissime le novità votate ieri nelle ultime 24 ore di maratona sugli emendamenti. Quasi tutte sono di interesse settoriale – come il milione all’anno al Coni per lo sviluppo del basket giovanile, o il milione per le associazioni combattentistiche – tanto da far infuriare l’opposizione: i deputati di M5S denunciano il «marchettificio».
Tra le modifiche principali l’anticipo a marzo prossimo della lotteria degli scontrini, con il 20% di chance di vittoria in più per chi paga con bancomat o carta di credito; per partecipare alla lotteria il cliente deve comunicare all’esercente il proprio codice fiscale. E il commerciante deve inviare telematicamente i dati all’amministrazione finanziaria. Ma c’è anche l’allungamento a quattro giorni (dal 2018) del congedo di paternità. Scompare invece la maggiorazione degli sconti fiscali per gli abbonamenti di autobus, metro e treni locali, che verrà esaminata al Senato.
Vediamo in estrema sintesi le modifiche di ieri. Rimane la «flat tax» di 100 mila euro per i ricchi che portano la residenza in Italia, dopo averne trascorso all’estero 9 degli ultimo 10 anni, pagherà una tassa fissa di 100 mila euro, a prescindere dal reddito percepito. La discussa norma sui farmaci biosimilari perde l’elemento più critico: la base d’asta al prezzo massimo che rischiava di far saltare i conti delle Regioni (500 milioni extra l’aggravio calcolato dai governatori). Per le banche «etiche», il 75% delle somme destinate all’aumento del capitale proprio non concorrerà a formare il reddito imponibile. A quanti decidono di investire in Italia – compreso chi mette 500 mila euro in start up innovative – viene concesso il permesso di soggiorno, ma gli investimenti vanno mantenuti almeno per due anni o si perde il visto.
Le pensioni
In campo previdenziale, platee più ampie per gli esodati e opzione donna. La possibilità di andare in pensione a 57 anni di età (58 per le autonome) e con 35 anni di anzianità (maturati entro il 31 dicembre 2015, calcolo contributivo) viene estesa anche per le lavoratrici nate nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1958. La platea dell’ottava salvaguardia degli esodati passa invece da 27.700 a 30.700 salvaguardati (la data utile per l’ingresso nella mobilità passa dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014). Via libera all’assunzione di altri 1.000 nuovi cancellieri nei tribunali, mentre salta la stabilizzazione dei precari dell’Istat. Prorogate a fine 2017 le graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato, mentre il governo ha scelto di non intervenire sullo scorrimento degli idonei, escludendo però quelli «prorogati» dopo l’agosto 2013. Il fondo per le adozioni internazionali è incrementato di 5 milioni di euro nel 2017. E sale da 25 a 50 milioni il contributo aggiuntivo dello Stato al funzionamento delle scuole materne paritarie.
La Stampa -25 novembre 2016