Dall’inizio di novembre diversi paesi europei hanno notificato delle positività al virus dell’influenza aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità. Al momento, virus H5N8 HPAI sono stati isolati in volatili selvatici nei paesi di Ungheria, Polonia, Germania, Austria, Svizzera e Croazia. In Ungheria inoltre un focolaio era stato identificato in un allevamento di tacchini da carne. (la mappa)
In data 8 novembre Autorità tedesche hanno confermato la positività per virus dell’influenza aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità in più di 100 volatili selvatici di diverse specie (morette –Aythya fuligula-, folaghe, gabbiani, oche e cigni) rinvenuti morti nei pressi del lago Plon e di altri laghi minori nello stato federale di Schleswig-Holstein (Germania). Misure di contenimento sono state applicate intorno all’area dei ritrovamenti, mentre per quanto riguarda il settore avicolo è stato ordinato il confinamento al chiuso degli animali insieme a un rafforzamento delle misure di biosicurezza.
Il 9 novembre, lo stesso virus HPAI H5N8 è stato identificato anche a sud del paese nei pressi del lago Costanza in volatili selvatici trovati morti (principalmente morette). Negli stessi giorni, le Autorità austriache hanno confermato la positività per influenza aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità in 5 anatre selvatiche trovate morte nei pressi della riva austriaca del lago di Costanza. Nella stessa area, fin dai primi di novembre erano stati rinvenuti morti o moribondi più di 100 volatili selvatici, soprattutto anatre ma anche gabbiani e chiurli. Anche l’Autorità competente svizzera, terzo paese che si affaccia sul lago di Costanza, ha informato dell’identificazione di un virus dell’influenza aviaria in 5 anatre selvatiche. Ulteriori analisi sono in corso, ma gli esperti indicano che con molta probabilità si tratta di un virus ad alta patogenicità sottotipo H5N8. Le autorità di Germania, Austria e Svizzera stanno collaborando nell’applicazione di misure di controllo per il contenimento dell’infezione.
Vista la rapida evoluzione della situazione epidemiologica europea, il 9 novembre il Ministero della Salute italiano ha emanato un provvedimento (P 0025636) circa la misure precauzionali da mettere in atto negli allevamenti avicoli a livello nazionale e in particolare in quelli situati in aree umide e zone a rischio.
In data 7 novembre le Autorità competenti polacche hanno informato la Commissione Europea del ritrovamento di 5 volatili selvatici (4 anatre e 1 gabbiano) rinvenuti morti nei pressi del lago Dabie, nel comune di Goleniow. Le analisi effettuate su campioni provenienti da questi animali hanno rilevato la presenza di materiale genetico virale identificato poi come virus dell’influenza aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità.
In data 4 novembre il Ministero dell’Agricoltura ungherese ha notificato all’OIE un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità, sostenuta dal sottotipo H5N8. Si tratta di un allevamento di 10.200 tacchini da carne allevati al chiuso di 16 settimane, situato nel comune di Tótkomlós (BEKES).
In data 28 ottobre 2016, 3.774 animali presentavano sintomatologia riferibile all’influenza e nei giorni successivi 2.374 sono deceduti. L’indagine epidemiologica ha rilevato che l’allevamento si trova in vicinanza di zone umide e la presenza di uccelli selvatici suggerendo come possibile origine dell’infezione un contatto indiretto con la popolazione selvatica. Inoltre, in data 1 novembre, era stata confermata la positività in un cigno (Cygnus olor) rinvenuto morto nella stessa provincia ad una distanza di circa 60 km dal focolaio.
L’Autorità competente ha definito le zone di protezione e di sorveglianza (3 e 10 km) intorno al focolaio e in data 2 novembre sono iniziate le operazioni di abbattimento dei volatili presenti nell’allevamento, che si sono concluse in data 3 novembre.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito dell’IZSVe, Centro di Referenza per l’Influenza Aviaria, dove è consultabile anche una mappa con la localizzazione dei focolai.
In un recente articolo pubblicato da FAO, viene riportata la situazione epidemiologica dell’HPAI H5N8 nella popolazione selvatica. All’inizio del mese di giugno, diverse uccelli migratori presenti nel lago Ubsu-Nur, repubblica di Tyva, Russia sono stati trovati positivi per influenza aviaria ad alta patogenicità sottotipo H5N8. Il virus, appartenente al clade 2.3.4.4, è stato identificato in diverse specie di uccelli aquatici ma non è stata osservata mortalità su larga scala.
Questo evento, unito alla posizione geografica del lago potrebbe risultare un potenziale rischio per l’Europa. Il lago Ubsu-Nur è una zona umida di grandi dimensioni che attira una grande numerosità e varietà di uccelli migratori. Inoltre, si trova lungo diverse rotte migratorie che si intersecano con una che interessa l’Europa. Negli anni precedenti, positività a virus H5 dello stesso clade identificate nell’area del lago, hanno preceduto positività in altri territori più a sud e a ovest, Europa inclusa, nell’inverno o primavera seguenti. Di conseguenza, è consigliabile che i paesi europei, dell’area del Caucaso, dell’Asia Centrale, del Medio-Oriente e dell’Africa occidentale prendano in considerazione la possibile introduzione di questo virus nei prossimi mesi.
Gli autori concludono raccomandando la massima attenzione in presenza di mortalità anomala in uccelli selvatici o domestici. Inoltre consigliano la sensibilizzazione degli allevatori e degli altri soggetti interessati e l’applicazione di adeguate misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli.
Per approfondimenti:
FAO (H5N8 highly pathogenic avian influenza (HPAI) of clade 2.3.4.4 detected through surveillance of wild migratory birds in the Tyva Republic, the Russian Federation – potential for international spread. EMPRES Watch, Vol. 35, September 2016. Rome | PDF
12 novembre 2016