In seguito alla lettera dell’assessore alla sanità della Regione Valle d’Aosta – pubblicata su Il Fatto Alimentare – sul tema della macellazione a domicilio, risponde l’avvocato Dario Dongo.
Il mio articolo “Valle d’Aosta, macellazione a domicilio senza ispezione veterinaria?” mira a offrire un contributo tecnico-giuridico su una normativa che rimane controversa, senza voler mancare di rispetto alla Regione Valle d’Aosta e anzi proprio in vista della condivisa esigenza di tutela della sua sanità pubblica. La zootecnica di montagna comporta senza dubbio una gestione più difficile rispetto a quella di pianura e proprio per questo deve venire sostenuta e aiutata, nel rispetto delle regole vigenti in Italia e in Europa. Salvaguardare la zootecnia di montagna ha importanti ricadute sull’economia del territorio, ma la salvaguardia della salute degli stessi cittadini valdostani deve essere prioritaria. Non bisogna perciò confondere il concetto di flessibilità con l’illegittima deroga ai principi comuni posti a tutela della sicurezza alimentare e del benessere animale, come si riscontra nella legge regionale della Valle d’Aosta n. 16/2016 (all’articolo 6, in particolare). (…)
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7 novembre 2016