Paolo Baroni. La prima bozza messa in circolazione di articoli ne contava ben 122, poi nella versione finale arrivata in ritardissimo in Parlamento la legge di Bilancio si è fermata a quota 104. Il lavoro della Camera si può dire che non sia neppure iniziato che la manovra 2017 adesso perde altri pezzi. Questa volta non sono né Palazzo Chigi né il Mef a cassare qualche articolo «sballato», ma è la Commissione Bilancio della Camera a chiedere di fare pulizia.
Boccia fischia lo stop
In tutto sono ben 28 gli articoli, i commi e le micronorme che il presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio Francesco Boccia chiede di stralciare appellandosi al presidente della Camera. Si tratta di norme ordinamentali oppure di interventi troppo locali o settoriali entrambi vietati dalla riforma del bilancio introdotta quest’anno.
E così saltano la garanzia (per un controvalore di 97 milioni di euro) a favore della Federazione Golf e del Coni per l’organizzazione nel 2022 della Ryder Cup come pure le misure a favore dei Campionati mondiali di sci alpino in programma nel 2021 a Cortina d’Ampezzo. Alessandro Di Battista (M5S) si è subito attribuito il merito di aver fatto cancellare le garanzie a favore del golf, ma in serata è stato lo stesso Boccia a precisare che lo stralcio per la Ryder Cup, per Cortina 2021 come per tutti gli altri commi cassati riguarda solo le norme, «le risorse restano cosi come non sono in discussione le finalità. Andavano solo scritte meglio».
Smontato l’articolo 74
L’articolo più falcidiato è il 74, non a caso denominato «Interventi diversi». In tutto su 36 commi ne saltano ben 25. Via le nuove misure sull’Ilva, quelle sulla riorganizzazione delle Soprintendenze speciali di Roma e Pompei e via anche il comma 14, «che autorizza una spesa di 15 milioni per il 2017, 20 milioni per l’anno 2018, 15 milioni per l’anno 2019 e 2 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020, al fine di sostenere il progetto di localizzazione di apposito Centro dati nell’area della Manifattura Tabacchi di Bologna». Cancellato anche il comma 13, che interviene sulle garanzie che può rilasciare il Fondo di garanzia per i mutui relativi agli impianti sportivi.
Stop alle assunzioni Anas
Poi salta l’articolo 20 che consentiva Anas di assumere tecnici in deroga ai vincoli imposti a tutta la Pa e salta pure l’articolo 62 con disposizioni in materia di esecuzione forzata in caso di contenzioso seriale e l’articolo 64 comma 2 che riconosce al comune di Lecce 11,3 milioni in due anni in attuazione di una sentenza del Consiglio di Stato. Tra le norma ordinamentali cancellata anche quella che consentiva alle banche di spalmare nel proprio bilancio e quindi anche fiscalmente nei prossimi anni il contributo addizionale al Fondo di risoluzione che ha preso in cario Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti. La nuova disciplina contabile ci ha tenuto a precisare ieri Boccia «pone precisi limiti alle norme che possono essere inserite nella manovra». Via libera invece ai numeri portanti del bilancio: saldo netto da finanziare e indebitamento netto sono «coerenti» con quanto indicato dalla stessa manovra.
La Stampa – 3 novembre 2016