Dopo il servizio televisivo delle Iene sui Pfas e l’ennesima presa di posizione del Movimento 5 Stelle la Miteni, l’azienda che produce i composti chimici chiamati in causa, ha polemizzato con il M5S e con la trasmissione tv. “Dopo il nostro intervento, l’azienda Miteni S.p.a., quella che produce i PFAS, di cui parliamo, ha diramato un comunicato stampa in cui risponde al M5S Veneto – spiega il capogruppo M5S in consiglio regionale, Jacopo Berti – e alle Iene dicendo che i Pfas a catena corta attualmente prodotti da Miteni non sono classificati come dannosi da nessun organismo in nessun paese del mondo ma solo dai cinque stelle in Italia.
Rispondiamo – spiega Berti – alla Miteni citando uno studio che dice il contrario”. In una nota diffusa dal gruppo pentastellato si legge che “Dallo studio di Perez (2013) si evince infatti che i PFAS a catena corta (ovvero quelli a 6 atomi di carbonio, che la Miteni dice non essere dannosi) si accumulano in vari tessuti (reni, fegato, ossa, polmoni e cervello. E rimane aperta la questione se questi composti possano essere legati a disturbi neurologici gravi nei bambini come l’autismo” Conclude dunque il capogruppo 5 Stelle: “Ne segue – ribadisce Berti – quindi che la produzione di PFAS a catena corta, sempre quelli che la Miteni difende, non e¿ esente da tossicità sia ambientale che per la salute dell’uomo, anche in conseguenza del fatto che la purificazione dell’acqua con filtri a carboni attivi non permette di eliminare completamente i PFAS, in particolare proprio quelli a catena corta”.
19 ottobre 2016