Mai come in questo periodo la ristorazione scolastica è stata sotto i riflettori dei media. Tanta attenzione è dovuta all’iniziativa intrapresa dal Ministro Lorenzin che, a seguito delle segnalazione di alcuni genitori, ha inviato i NAS a controllare alcune mense. Il risultato delle ispezioni non ha evidenziato situazioni allarmanti, ma solo alcune carenze igienico-sanitarie e strutturali, oppure il mancato rispetto delle caratteristiche merceologiche di alcune derrate, diverse da quelle previste nel contratto di fornitura.
L’altro episodio che ha scatenato un acceso dibattito, è stata la sentenza della Corte D’appello di Torino che ha affermato il diritto del bambino a consumare un “pasto domestico a scuola”. Gli attori della vicenda sono il gruppo di genitori del coordinamento “Caro Mensa” e il comune di Torino. La sentenza afferma che: “In parziale accoglimento dell’appello ed in parziale riforma della sentenza di primo grado si accerta il diritto degli appellanti di scegliere per i propri figli tra la refezione scolastica ed il pasto domestico da consumarsi nell’ambito delle singole scuole e nell’orario destinato alla refezione”.
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19 ottobre 2016