Quel cibo sarebbe finito presto nei piatti dei clienti, ma non c’era alcuna indicazione sulla provenienza. Pesce, carne e preparati: oltre cinque quintali di merce custodita nel magazzino e pronta per essere cucinata per la quale, però, mancava ogni certificazione che indicasse da dove arrivava. I militari del nucleo ispettori pesca della Guardia costiera di Venezia hanno inflitto una maxi multa a un ristorante giapponese di Mestre, il «Mishi Mishi», che si trova all’interno del centro commerciale Auchan.
Circa 15mila euro di sanzioni e non è tutto. Gli uomini della Capitaneria di porto, che insieme al servizio veterinario e al Sian dell’Usl 12 hanno eseguito il controllo martedì nell’ambito di una più ampia operazione che prevede verifiche nella filiera ittica dell’intera provincia, hanno riscontrato anche diverse carenze a livello igienico. Alla titolare del ristorante è stato notificato un provvedimento di sospensione dell’attività «fino al ripristino delle condizioni igieniche minime», come si legge in una nota della Guardia costiera. Il locale resterà chiuso finché non ci saranno le condizioni per poterlo riaprire. I 570 chili di merce sequestrata sono stati distrutti. I controlli della Guardia costiera non si sono però fermati al ristorante mestrino, nei guai sono finiti anche due pescatori abusivi originari della provincia di Reggio Emilia, nei confronti dei quali sono state staccate sanzioni fino a ottomila euro. I due sono stati fermati durante un controllo stradale e all’interno del mezzo c’erano due esemplari di tonno rosso del peso di 35 e 45 chili. Pesce sequestrato insieme alle attrezzature utilizzate per la cattura, visto che la pesca del tonno rosso è soggetta a delle limitazioni imposte per preservarne la specie. La pesca sportiva ne consente la cattura solo in un breve periodo dell’anno e solo su autorizzazione.
Eleonora Biral – Il Corriere del Veneto – 13 ottobre 2016