I consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle hanno presentato una mozione alla Giunta regionale per impugnare il Decreto legislativo n. 177 del 19 agosto 2016‘Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato’,che “avvia il processo di smembramento del CFS”.
Nella mozione presentata, gli esponenti regionali M5S chiedono alla Giunta “di deliberare con la massima sollecitudine la promozione del conflitto di attribuzione del succitato Decreto statale, dato che invaderebbe, in alcuni suoi passaggi, le competenze della Regione stessa”.
Precisano infatti i consiglieri regionali che “il Corpo Forestale dello Stato è una Forza armata con compiti di polizia a tutti gli effetti, ed ha facoltà di stipulare con le Regioni specifiche convenzioni per l’affidamento di compiti e funzioni propri delle stesse amministrazioni locali, in base ad una normativa del 2004”.
“Con il menzionato Decreto legislativo – proseguono i consiglieri M5S – è stato disciplinato l’assorbimento graduale del CFS da parte di Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e ancora Vigili del fuoco e Ministero delle Politiche Agricole, decisione che di fatto è prodromica ad una definitiva, pur se non immediata, soppressione del CFS stesso”.
“La norma statale – affermano i consiglieri regionali Bartelle, Brusco, Berti e Scarabel – è illegittima in quanto invade la sfera di competenza assegnata dalla Costituzione alla Regione Veneto”.
“In base al Decreto statale – informano altresì i consiglieri M5S – il personale che raggiunge l’età pensionabile non sarà sostituito da soggetti in possesso della stessa formazione specifica e le attuali funzioni del CFS saranno ‘spalmate’ tra autorità non direttamente coordinate tra loro, a differenza di quanto avviene oggi, con la Forestale che fa capo invece ad un Comando regionale unico”.
“La Giunta regionale – sottolineano Bartelle, Brusco, Berti e Scarabel – ha tempo solo fino al 11 novembre per impugnare il provvedimento statale, dato che il ricorso per conflitto di attribuzione può essere presentato entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione del Decreto legislativo, avvenuta in data 12.09.2016”.
“Visto il pericolo di danno che deriverebbe dall’assorbimento – concludono i consiglieri regionali – è prioritario che sia formulata istanza di sospensione sulla base dell’ex articolo 40 della Legge n. 87 del 1953. Il Corpo Forestale dello Stato deve essere salvato”.
7 ottobre 2016