“Fino a ieri c’era l’Ulss 15 Alta Padovana, con il bilancio in attivo per oltre un milione di euro, da domani il nostro nuovo bilancio condiviso con tutta la provincia di Padova avrà un debito di oltre 60 milioni di euro. Grazie presidente Zaia per aver eliminato l’Ulss più virtuosa d’Italia. Continueremo la battaglia in Consiglio e in tribunale se sarà necessario”.
Così interviene Maurizio Conte (Lista Tosi) dopo il voto di ieri con cui il Consiglio Regionale ha approvato la riduzione delle Ulss da 21 a 9. “La maggioranza Zaia-leghista vota l’articolo 12 della nuova legge sulla riforma sanitaria – prosegue Conte – sarà ricordata per aver perpetrato la più grande truffa elettorale della storia. Dopo aver preso i voti dell’Alta Padovana, il governatore e la sua maggioranza hanno presentato la nuova proposta di riforma sanitaria: 9 Ulss regionali alla faccia delle promesse elettorali con cui si è presentato ai veneti. A nulla sono valsi i tentativi di premiare i cittadini virtuosi e i 28 Comuni dell’Alta che hanno ben gestito i denari pubblici, questo non conta nulla, con la riforma delle 9 Ulss tutti a Padova, alla corte di Bitonci a ripianargli i debiti sanitari”. Conte attacca gli assessori Padovani, rei, secondo il consigliere, di non aver fatto sentire la propria voce. “Pan non pervenuto e Marcato disperso tra le nebbie stendendo, infine, un velo pietoso sul consigliere Sandonà. Nessuno ha difeso la nostra Ulss, nessuno ha detto niente, una vergogna. Se in campagna elettorale avessero raccontato la verità, e cioè che l’Alta Padovana sarebbe stata “svenduta” e accorpata a Padova, quanti cittadini gli avrebbero dato il voto? Nessuno”. La nota di Conte prosegue: “Da mesi, in questo Consiglio Regionale sordo, ho continuato a rimarcare la peculiarità della nostra Ulss 15 la necessità di garantire per la nostra sanità una gestione economica e organizzativa indipendente, sulla base delle esigenze di un servizio socio-sanitario consono al nostro territorio come al principio di mantenere le risorse dove si pagano le tasse. Il nostro non è ostruzionismo, siamo convinti delle nostre idee e abbiamo il coraggio di difendere i diritti e le aspettative dei nostri concittadini dell’Alta Padovana. Continueremo comunque come minoranza e come Gruppo Tosi a combattere e a osteggiare questa legge oscena sia all’interno del Consiglio Regionale, visto che la legge non è stata ancora votata, e mancano ancora parecchi articoli, sia nelle aule dei tribunali, viste le gravissime forzature del regolamento che sono state commesse da questa maggioranza leghista per arrivare all’approvazione”.
7 ottobre 2016