In Aula alla Camera dei Deputati il Sottosegretario di Stato alla salute Vito De Filippo ha risposto ad un’interrogazione dell’On. Emanuele Lodolini in merito ai casi di infezione da listeria registrati nelle Marche, dove dal maggio 2015 allo scorso marzo si registrarono tre decessi per listeriosi umana e 23 le persone colpite dal batterio. Infatti, individuato il focolaio e bloccato il prodotto è finita l’epidemia.
“La strategia di lotta della listeriosi si esplica – ha detto il Sottosegretario – attraverso la prevenzione, ovvero applicando le generali norme di igiene e attenzione previste per tutte le altre tossinfezioni alimentari. Al riguardo, vista l’importanza di questa infezione, il Ministero della salute ha pubblicato, in data 5 febbraio 2016, sul proprio sito, anche alcuni opuscoli informativi correlati alla pagina relativa all’avviso di sicurezza per i consumatori. Inoltre, mi preme anche precisare che nel nostro Paese è attivo il sistema nazionale di notifica delle malattie infettive dello stesso Ministero della salute, che è regolamentato da un DM del 1990.
I casi confermati di listeriosi devono essere obbligatoriamente segnalati dalle autorità sanitarie competenti presenti sul territorio con le modalità di notifiche che sono previste per le malattie della «Classe 2», che comprende le malattie rilevanti passibili di interventi e anche di controllo”. De Filippo ha fornito in merito anche alcuni dati sui casi di infezione dovuti proprio alla listeriosi. Dal 2003 al 2015 sono stati notificati 1296 casi di listeriosi; il numero dei casi è aumentato progressivamente negli anni, passando da un minimo di 32 casi nel 2004 a 159 casi notificati nel 2010, anno in cui è stato osservato il maggior numero di casi. Dopo il 2010, si osserva un ulteriore picco, proprio nel 2013, ed una diminuzione del numero di segnalazioni negli anni successivi, sebbene i casi del 2015 siano ancora provvisori. Il tasso di incidenza aumenta progressivamente da 0,55 per milione di abitanti nel 2004 a 2,64 per milione di abitanti nel 2010 e a 2,48 per milione di abitanti nel 2013. I dati che sono stati descritti sono ulteriormente confermati anche dall’andamento delle segnalazione di listeriosi, sia quelli relativi alla sepsi che alle meningiti, provenienti dal sistema di sorveglianza delle malattie batteriche invasive dell’Istituto superiore di sanità, che evidenzia un incremento generale delle segnalazioni dal 2003 fino al 2010.
“Per quanto riguarda la regione Marche – ha detto il Sottosegretario – risulta che, dal 2003 al 2014, la medesima regione ha notificato al Ministero della Salute 29 casi di listeriosi umana, mentre nel corso del 2015 si è registrato un incremento di notifiche di casi di listeriosi umana rispetto proprio all’andamento degli anni precedenti. Dal 1 gennaio 2015 al 30 maggio 2016, nella stessa regione sono occorsi 35 casi di listeriosi umana. In particolare, in 23 casi sono stati isolati ceppi di Listeria appartenenti allo stesso pulsotipo in base alla tipizzazione molecolare attraverso elettroforesi in campo pulsato con l’acronimo PFGE dei ceppi di Listeria monocytogenes sierotipo 1/2 isolati dai pazienti, responsabile del cluster epidemico che era correlato, come anche correttamente indicato nell’interrogazione, dal consumo della prodotto denominato «coppa di testa”
“Tra i casi appartenenti a quel cluster, la maggior parte ha presentato manifestazioni cliniche di sepsi e di meningite, e si è verificato anche un caso di sepsi neonatale. I cinque decessi hanno riguardato soggetti anziani e con patologie concomitanti gravi e, di questi, due decessi erano legati esattamente, secondo le analisi che abbiamo condotto, proprio a quel cluster. L’ultimo caso di listeriosi correlato al cluster è stato segnalato in data 4 marzo 2016”
“Il Ministero della salute sta effettuando ancora la sorveglianza dei casi in collaborazione con gli esperti dell’Istituto superiore di sanità, del Centro di referenza nazionale per la listeriosi, che è individuato nell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo, nonché con l’assessorato alla sanità della stessa regione Marche e con le aziende sanitarie locali che sono competenti per territorio. Nonostante non sia stato evidenziato un incremento delle segnalazioni ai diversi sistemi di sorveglianza disponibili nel 2015, l’evidenza della circolazione di un pulsotipo tipo di Listeria monocytogenes, mai isolato prima negli alimenti in Italia e responsabile addirittura di un cluster nella stessa regione Marche, ha indotto il Ministero ad elaborare ulteriormente una strategia di rafforzamento della sorveglianza della stessa listeriosi sul territorio nazionale, con la finalità di identificare sia l’esistenza di possibili casi appartenenti allo stesso pulsotipo che eventualmente il legame della potenziale fonte con altre possibilità anche di diffusione. A questo riguardo, ha concluso De Filippo, è in corso, proprio in questi giorni, la predisposizione di un’ulteriore circolare, che servirà a rafforzare le misure già molto rigorose di sorveglianza e di prevenzione della listeriosi sull’intero territorio nazionale” Emanuele Lodolini, in replica si è detto molto soddisfatto per la dettagliata e articolata risposta del Governo che insieme alle autorità competente e alla Regione Marche ha messo in campo una efficace azione di monitoraggio e di ricognizione che hanno svolto e continuano a svolgere anche in questa fase.
30 settembre 2016