Come anticipato dal Corriere del Veneto, il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione, Simone Scarabel, ha rassegnato ieri le sue dimissioni dall’incarico. La decisione è stata presa nel pomeriggio, durante una riunione del gruppo in una pausa del dibattito sulla riforma della sanità, ma è chiaro che si è trattato della ratifica di una decisione presa più in alto, dallo «Staff», inappellabile per il diretto interessato.
Mercoledì era circolata la voce di una «scomunica» piovuta su Scarabel da parte dell’eurodeputato David Borrelli, spedito da Grillo in Veneto come «commissario politico», e preoccupazione circolava nel gruppo pentastellato anche per via dell’interessamento di Davide Casaleggio, allarmato dal risalto nazionale avuto dalla vicenda della multa contestata da Scarabel. Ma quello non è stato l’unico episodio costato caro all’ormai ex capogruppo, la cui posizione resta delicata: ci sono i precedenti dei ritardi nel trasferimento dei soldi ai Comuni colpiti dal tornado (che lo vedeva coinvolto in quanto tesoriere) e della mancata rinuncia al Tfr, cui è seguita la rumorosa richiesta di dimissioni da parte della fronda ortodossa del M5s. Il timone del gruppo torna dunque a Jacopo Berti (non è dato sapere fino a quando) mentre nel ruolo di vice è confermata Erika Baldin. L’autocandidatura di Patrizia Bartelle, prima a capogruppo e poi a vice, è stata rifiutata dal resto del gruppo.
Il Corrriere del Veneto – 30 settembre 2016