Beniamino Bonardi. Il 26 settembre, in Francia partirà la sperimentazione per l’uso di quattro etichette nutrizionali, aggiuntive a quelle obbligatorie. Il governo dovrà scegliere il modello più efficace per far capire velocemente ai consumatori la qualità nutrizionale. La sperimentazione riguarderà 1.300 prodotti per un totale di oltre due milioni di etichette nutrizionali, verrà fatta in 40 supermercati di grandi catene in varie zone della Francia e durerà dieci settimane.
Un rapporto sull’efficacia dei quattro sistemi sarà consegnato entro dicembre al Ministro della salute, cui spetterà la scelta finale. L’operazione costerà 2,2 milioni di euro, coperti per metà dal settore privato e per metà da fondi pubblici.
etichette ingannevoliLa sperimentazione parte mentre non si sono ancora placate le polemiche scoppiate in luglio, in seguito ad un articolo di Le Monde, sui conflitti di interessi non dichiarati di diverse persone nominate nei due comitati preposti allo studio. Questo episodio pone dei dubbi sull’imparzialità della valutazione anche se dopo l’articolo ci sono state numerose dimissioni. Il quotidiano francese ha documentato come diverse persone del comitato direttivo fossero anche rappresentanti della grande distribuzione e dell’Associazione nazionale delle industrie alimentari (Ania), assolutamente contrarie a un’etichetta nutrizionale che utilizzi i colori, analogamente a quanto avviene in Gran Bretagna. Anche il comitato scientifico, che deve vigilare sul rigore delle operazioni, ha al suo interno sei membri su dieci che collaborano con le industrie alimentari. Il problema è che nessuno di loro ha indicato l’esistenza di queste collaborazioni al Ministero.
Il Fatto alimentare – 22 settembre 2016