Un superpremio per gli statali più meritevoli. La sorpresa è spuntata nel testo licenziato ieri dal consiglio dei ministri che riforma la dirigenza pubblica. Ma la novità non riguarda solo i dirigenti, ma tutti i dipendenti. Il provvedimento impone nell’ambito del rinnovo del contratto, il cui tavolo si è appena aperto, di riservare una parte delle risorse che saranno stanziate per dei premi “che ciascun dirigente può attribuire annualmente a non più di un decimo dei dipendenti in servizio nella propria struttura”.
Si tratta di un ulteriore incentivo sui risultati che si aggiunge a quello previsto dalla riforma Brunetta. Quest’ultimo meccanismo, mai recepito fino ad oggi, prevede che al 25% degli statali più bravi sia riservato il 50% del totale dei preni. L’altra metà dello stanziamento poi dovrà essere ripartita per il successivo 50% dei dipendenti. Questo vuol dire che l’ultimo 25% dei dipendenti pubblici, quelli che nelle valutazioni riceveranno i voti peggiori, non avrà nessun incentivo economico.
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27 agosto 2016