“Dalla maggioranza abbiamo avuto risposte irricevibili e indecorose alle nostre proposte, che evidenziano le divisioni al suo interno”. Passo indietro nel confronto sul Pdl 23 dopo gli emendamenti concordati con le opposizioni giovedì scorso sulle lettere g ed h, comma 3, dell’articolo 2.
“Avevamo presentato un pacchetto di proposte – spiega Claudio Sinigaglia, consigliere del Partito Democratico e relatore di minoranza del Pdl 23 – chiedendo approfondimenti su otto punti. In un primo momento ci avevano risposto con sei sì, un no e un ‘nì’, che dopo una settimana di lavoro sono diventati due sì, un no e cinque ‘nì’. Un cambiamento che evidenzia l’incapacità da parte della maggioranza di decidere”. Dopo la pausa dei lavori il Partito Democratico, insieme agli altri gruppi di opposizione, ha ridefinito le proprie richieste: “Anzitutto abbiamo ribadito la necessità dell’attivazione, entro un anno dall’approvazione della legge, del fascicolo e della tessera sanitaria elettronici per tutti i veneti. Poi continuiamo a chiedere l’istituzione del comitato dei direttori generali con precisi compiti per lo svolgimento delle funzioni fondamentali dell’Azienda Zero, richiesta che ci era stata bocciata e che per noi è irrinunciabile: non può esserci un uomo solo al comando a gestire nove miliardi di euro. Vogliamo anche che sia potenziata l’attività ispettiva del Consiglio regionale, dicendo no all’ispettivo di Giunta”. “Dire a noi che perdiamo tempo è imbarazzante – conclude Sinigaglia. Le nostre proposte, al contrario, mostrano che abbiamo un atteggiamento costruttivo che però deve fare i conti con le divisioni all’interno della maggioranza, pronta a cambiare in ogni momento le carte in tavola. Questo comunque è solo il primo tempo di una partita che finora ha dimostrato come le nostre critiche siano fondate. Infatti è la terza volta che sull’Azienda Zero ripartiamo da zero, segno che la loro proposta era sbagliata, debole e pasticciata”. Sulle trattative in corso è intervenuto anche il consigliere Bruno Pigozzo, “voglio esprimere solidarietà al collega Finco della Lega Nord per la fatica che sta facendo, come fosse Sisifo: porta su il masso di giorno e la notte glielo riportano giù”, mentre Orietta Salemi ha ribadito la difficoltà di portare avanti un dialogo, “sembra quasi di dover trattare con la Libia, manca un interlocutore preciso”.
26 luglio 2016