«Per l’accorpamento della sanità della Bassa Padovana con il Polesine non ci sono speranze». Lo ha detto il governatore Luca Zaia, presente a Este a margine di un comizio elettorale. Si affievoliscono dunque le speranze che i Comuni della Bassa padovana si accorpino con l’azienda sanitaria rodigina, la quale peraltro, è già sulla strada della fusione con Adria. L’Ulss 18 rimarrà una realtà a sé stante e il matrimonio con l’Asl di Monselice-Este non si farà.
Il presidente Zaia, a Este per lanciare la volata della candidata sindaco Roberta Galiana in vista del ballottaggio, ha affrontato temi di rilevanza nazionale, come l’immigrazione e la sicurezza, poi è sceso nel dettaglio dei progetti legati al territorio del Basso Veneto. Nei giorni decisivi per il nuovo assetto della sanità veneta, Zaia ha voluto ribadire che non ci sono vie di fuga per i sindaci dell’Ulss 17 della Bassa Padovana. Questi ultimi stanno preparando una richiesta ufficiale perché l’azienda sanitaria della Bassa, che comprende 46 Comuni dal monselicense ai colli, passando per Este e Montagnana, sia associata alla sanità polesana. «L’Ulssl? – ha tagliato corto il governatore – resterà con Padova, punto e basta. Sono contrario alle modifiche della programmazione che stiamo portando avanti da molto tempo, ci sono equilibri e soluzioni ormai programmate che vanno rispettate. Anche perché entro una decina di giorni approveremo in Consiglio regionale il nuovo assetto della sanità».
Il Gazzettino – 13 giugno 2016