Così il vicepresidente della commissione Bilancio, e presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, intervenendo oggi in Aula al Senato nel secondo giorno di dibattitto sul disegno di legge di riforma degli Ordini e sperimentazioni cliniche. “Se la riforma costituzionale dovesse entrare in vigore, infatti, avremmo un organo sussidiario dello Stato ad un livello di organizzazione che non esisterà più, cioè quello provinciale”.
Il dibattito parlamentare su Quotidiano sanità
19 maggio 2016