“Ottanta milioni in sei anni: tanto avrebbe potuto risparmiare l’Ulss 18 seguendo le indicazioni dell’ex direttore generale Adriano Marcolongo”. A sostenerlo è la Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Patrizia Bartelle che ha depositato un’interrogazione citando le indicazioni di risparmio suggerite dal 2009 al 2012 dall’ex direttore generale dell’azienda sanitaria polesana Adriano Marcolongo.
“Già a fine 2008 – rileva l’esponente pentastellata – erano state individuate le modalità, riportate chiaramente nelle relazioni allegate ai bilanci di previsione, per ottimizzare la gestione economica dell’azienda. L’ex direttore generale faceva riferimento a precise necessità di ridurre i costi di servizio senza determinare deterioramenti nei livelli qualitativi prestazionali e sottolineava come tale impegno fosse fortemente condizionato dal rilievo riconosciuto dalla Regione ai privati preaccreditati del territorio: in particolare, si rilevava che la regressione tariffaria non funzionasse come idoneo strumento di controllo del numero di prestazioni erogate. Dal 2011 in poi il risparmio poteva attestarsi intorno ai 14 milioni annui, facendo fronte con risorse proprie alle degenze e alle prestazioni ambulatoriali erogate dalle strutture preaccreditate”.
“Chiedo quindi alla Giunta regionale – conclude la Bartelle – di sapere se tali valutazioni possano esser smentite dall’assessorato alla Sanità e, in caso affermativo, chiedo di poter ricevere motivazioni e dimostrazioni tecniche e soprattutto se siano stati prodotti documenti in merito. In caso negativo, come siano state valutate le indicazioni di Marcolongo che, laddove applicate, avrebbero come detto consentito di risparmiare tra il 2009 e il 2015 non meno di 80 milioni di soldi pubblici”.
30 marzo 2016