“Perché non sono state svolte le attività di campionamento sulle anguille contaminate da diossina e PCB sul lago di Garda?”. È questa la domanda rivolta alla Giunta regionale con l’interrogazione a risposta scritta presentata oggi dal vicecapogruppo della Lista Tosi Andrea Bassi. “Voglio sapere dalla Giunta – spiega l’esponente tosiano – per quale motivo non sono stati effettuati i campionamenti sulle anguille previsti dalla Regione nel 2015 e se sono stati attivati quelli previsti dal Ministero per l’anno 2016. Inoltre chiedo cosa sta facendo la Regione per conoscere l’origine della contaminazione da diossina e Pcb nei fanghi dal Garda e cosa intende fare per eliminare questa contaminazione, in accordo con le altre Regioni che si affacciano sul lago di Garda”.
“Con la delibera di Giunta regionale n. 2841 del 29 dicembre 2014 – ricorda il Consigliere Bassi – era stato approvato il progetto denominato “Piano straordinario di monitoraggio regionale per la ricerca di diossine e PCB su alimenti, Cesio e metalli pesanti su prodotti alimentari provenienti da ambienti selvatici”. La stessa delibera prevedeva un impegno di spesa di 27mila euro incaricando, con la sottoscrizione di un’apposita Convenzione, l’Azienda Ulss 22 di Bussolengo di effettuare un piano di campionamenti sulle anguille pescate in territorio regionale al fine di un monitoraggio sulla variazione nel tempo del livello di contaminazione di diossina, PCB diossina-simili e PCB non diossina simili. Sulla stessa questione, peraltro, da maggio 2011, il Ministero della Salute ha emesso Ordinanze di divieto di messa sul mercato e di commercializzazione delle anguille a causa dei livelli di contaminazione da PCB diossina simili”.
“Nel 2015 i campionamenti non sono stati effettuati – prosegue Bassi – tanto che i 27mila euro non sono stati toccati e la Giunta, con delibera n. 2081 del 30 dicembre 2015, ha deciso di reinvestirli per il “Piano di monitoraggio 2015-2016” previsto dal Ministero della Salute. Il Piano è stato elaborato dal Ministero per avere un rilievo complessivo dei livelli di contaminazione da PCDD/F e PCB delle anguille del Lago di Garda, per una valutazione della possibilità di utilizzo alimentare. La durata temporale del Piano dei campionamenti è stata individuata entro febbraio 2016: sono stati fatti?”
“Inoltre, nel 2011 – conclude il Consigliere Bassi – venivano effettuati dei carotaggi su fanghi e su sedimi dei fondali che poi non sono stati più ripetuti. Affinché la Regione possa salvare l’ecosistema lacustre, è necessario capire se vi sono “sacche” di diossina sui fondali e scarichi di materiali tossici nel lago”.
17 marzo 2016