L’assicurazione rumena City Insurance non aveva pagato il risarcimento di 600mila euro stabilito da una sentenza del Tribunale di Venezia per un caso di malasanità del 2010. E così l’altro ieri si è presentato alla sede dell’Ulss 10 di San Donà l’ufficiale giudiziario di Venezia per il pignoramento dei beni immobili, mobili e dell’incasso del Cup.
Per quanto riguarda i beni l’ufficiale giudiziario ha concesso all’Ulss 15 giorni di tempo per fornire l’elenco completo, mentre per quanto riguarda il pignoramento dei soldi ieri sono stati sequestrati quasi 7mila euro dalle casse del Cup, frutto dell’incasso da metà mattina alle 15. Nei prossimi giorni si pensa di sequestrare gli incassi dei Cup a un ritmo di 10mila euro al giorno.
Ad assistere alle operazioni c’erano alcuni congiunti della vittima Egidio Dissegna, 86 anni, di San Stino, che nel 2010 era morto all’ospedale di Portogruaro per cure giudicate dal Tribunale non appropriate (il processo penale per i medici coinvolti è ancora in corso), assieme al loro avvocato, Paolo Ferri di Oderzo (nella foto a fianco). «L’avevamo detto – ribadisce Massimo Giro, nipote della vittima -: nè la Regione né il direttore generale Bramezza si sono degnati di venirci incontro in questa incredibile vicenda. Ogni settimana chiederemo l’accesso da parte dell’ufficiale giudiziario per il prelievo dei contanti. Se recupereremo 10mila euro al giorno eviteremo di pignorare i muri dell’Ulss o degli ospedali o qualche altro macchinario». Sui fatti di ieri l’Ulss 10 ha diramato una nota. «Il rapporto contrattuale con la compagnia assicurativa risale al 2012 – vi si legge – Riguardo al caso in questione, la compagnia si è fatta carico dall’inizio di tutto il percorso processuale come avviene di norma in questi casi. L’Azienda è al corrente del fatto che la compagnia assicurativa ha proposto alla controparte varie soluzioni per una corresponsione rateale di quanto sancito nella sentenza e che nell’ultima settimana la stessa compagnia ha versato alcune somme alla controparte. Nell’accesso di oggi sono state pignorate somme per circa 6500 euro».
Maurizio Marcon – Il Gazzettino Venezia Mestre – 16 marzo 2016