Parte la corsa agli sconti fiscali del 730. Con gli ultimi chiarimenti dell’agenzia delle Entrate che la circolare n. 3/E/2016 di ieri ha dato indicazioni su alcuni dubbi posti dal coordinamento nazionale dei Caf e da altri soggetti, spaziando dagli immobili ai mutui, dalle spese sanitarie all scuola.
Tra le istruzioni fornite dall’Agenzia ci sono quelle relative agli interventi che possono beneficiare della detrazione del 50%: esclusi quelli di sostituzione della vecchia vasca da bagno, inclusi quelli per i mobili e gli elettrodomestici nel caso in cui si sia sostituita la caldaia.
I chiarimenti delle Entrate permetteranno ai contribuenti di predisporre in maniera corretta il modello 730, che quest’anno riguarda oltre 20 milioni di persone. Dal 15 aprile sarà possibile consultare la dichiarazione compilata dalle Entrate, che potrà essere confemata o modificata (dal contribuente stesso o da un intermediario). Quest’anno la precompilata conterrà alcuni dati in più rispetto allo scorso anno (per esempio le spese sanitarie, escluse però quelle relative all’acquisto di farmaci). Sia chi accetterà il modello precompilato, sia chi vorrà integrarlo per ottenere maggiori sconti fiscali dovrà trasmetterlo alle Entrate entro il 7 luglio. Questa scadenza vale anche per i cittadini che, pur avendo ricevuto il 730 precompilato, preferiscono il modello ordinario. La precompilata, infatti, non è un obbligo ma solo una possibilità. Qualsiasi sia la modalità scelta, la dichiarazione può poi essere integrata fino al 30 settembre con il modello Unico PF/2016 se la modifica comporta un minor credito o un maggior debito.
La circolare delle Entrate chiarisce anche alcune perplessità relative ai trattamenti sanitari detraibili: possono essere detratte le spese per la mesoterapia e l’ozonoterapia (a patto che il trattamento sia prescirtto da un medico come cura di una patologia), mentre non è possibile inserire nel 730 i trattamenti di haloterapia (grotte di sale) né le spese sostenute per il pedagogista.
Un’altra risposta che arriva dall’Agenzia riguarda le spese per la frequenza scolastica, che sono detraibili fino a un massimo di 400 euro per studente: tra queste spese rientrano la tassa di iscrizione e la spesa per la mensa. Invece le erogazioni liberali in favore degli istituti scolastici possono essere detratte senza limite di importo: in questa tipologia rientrano i contributi per l’acquisto di cartucce per stampanti, per piccoli lavori di manutenzione, per l’acquisto di fotocopie per le verifiche degli alunni.
Francesca Milano – Il Sole 24 Ore – 3 marzo 2016