La British Veterinary Association (BVA) ha espresso la sua preoccupazione in merito al fatto che quasi due terzi delle aziende alimentari non hanno una posizione attiva nei confronti dello stordimento degli animali prima della macellazione, e solo il 4% ha espresso un “impegno completo”.
I risultati sono stati pubblicati nel Business Benchmark della relazione di Farm Animal Welfare (BBFAW), pubblicato il 27 gennaio, nel quale si legge che la macellazione senza pre-stordimento è l’unica misura relativa al benessere animale che mostra un calo (dal 34% del 2014 al 32% del 2015) delle aziende alimentari che hanno una politica specifica in merito.
Nel 2015 BVA ha promosso una lunga campagna di alto profilo a favore dello stordimento pre-macellazione, che ha permesso la raccolta di 120.000 firme.
Il gruppo di veterinari ritiene che tutti gli animali debbano essere storditi prima della macellazione per renderli insensibili al dolore. Le prove scientifiche supportano l’uso della pratica del pre-stordimento per salvaguardare il benessere degli animali. Nel 2015, i due terzi dei membri della BVA hanno messo la questione tra le priorità del Governo.
Il presidente di BVA Sean Wensley ha detto che “veterinari e opinione pubblica sono preoccupati del benessere degli animali al momento della macellazione. Nella relazione BBFAW sono evidenziati diversi risultati positivi relativi al crescente impegno delle aziende alimentari in tema di benessere benessere degli animali, e noi li accogliamo con favore; ma la relazione evidenzia anche una deludente mancanza di impegno verso il benessere degli animali al momento della macellazione. Lo studio realizzato dalla Commissione europea su 13.500 consumatori di carne ha fatto rilevare che il 72% degli intervistati voleva informazioni sullo stordimento degli animali al momento della macellazione. Le aziende alimentari hanno bisogno di riflettere meglio sulle preoccupazioni dei consumatori sulla macellazione”.
Fonte The Poultry Site (da Unaitalia) – 4 febbraio 2016