“L’integrazione della filiera alimentare soprattutto in alcuni settori è un importante valore aggiunto e lascito di Expo” afferma il Presidente Federalimentare Luigi Scordamaglia. “È tuttavia importante – prosegue Scordamaglia – evitare qualsiasi fuga in avanti che rimetta in discussione competenze diverse senza garantire pari dignità alle varie componenti della filiera agroalimentare”.
È questa l”opinione del Presidente di Federalimentare, che cita, come esempio tra i tanti, competenze come la sicurezza alimentare e i servizi veterinari, che fanno capo al Ministero della Salute, e che non possono essere collocati altrove. Sono, infatti, valore aggiunto baricentrico del nostro modello produttivo e vanno considerati intoccabili.
Scordamaglia ricorda pure che, fino ad oggi, il MIPAAF ha avuto come mandato principale quello di tutelare la fase della produzione primaria, sottovalutando a volte le ragioni e le priorità dell”industria alimentare italiana, protagonista essenziale del nostro Made in Italy e ancora di più del nostro export.
“Affinché si sposi a pieno la logica di filiera integrata – conclude Scordamaglia – a ciascuna delle sue fasi deve essere garantita pari importanza e tutela. Solo in questo modo sarà possibile vincere unitariamente le sfide del settore a Bruxelles con regole valide per tutti e senza penalizzanti fughe in avanti da parte del legislatore italiano. Ed è solo con questo approccio che un”industria alimentare italiana forte e tutelata potrà raggiungere i 50 miliardi di export agroalimentare, obiettivo prioritario che ci siamo dati insieme al Governo”.
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Fonte Federalimentare – 14 gennaio 2016