Roberta Brunetti, Il Gazzettino di Venezia. L’attesa conferma, alla fine, è arrivata. Giuseppe Dal Ben resta alla guida dell’Ulss di Venezia per i prossimi tre anni, più due. Non solo: sarà il commissario per un anno anche dell’Ulss di Chioggia che già guidava – e di quella di Mirano, in vista dell’ipotizzata nascita delle nuove aziende provinciali su cui, però, si dovrà esprimere il Consiglio regionale.
Lo ha annunciato ieri il governatore Luca Zaia, a Palazzo Balbi, con tutti i neo dg schierati. La parola fine a una ridda di ipotesi, che si inseguivano da settimane. Con una mezza sorpresa per la nostra provincia: la conferma nell’Ulss di San Dona e Portogruaro – in quanto «provincia nella provincia», come l’ha definita Zaia – del dg Carlo Bramezza per altri tre anni più due. Un’eccezione che fa il paio solo con Bassano, visto che in tutti gli altri casi i confini provinciali sono stati rispettati. Per Dal Ben una tripla sfida, a tre anni esatti dal suo arrivo a Venezia. «Ricevo oggi un incarico che mi chiede di mettermi al servizio di tre UIss, quella di Venezia, quella di Chioggia e quella di Mirano – il suo primo commento -. Si tratta di tre realtà sicuramente diverse, con tre storie importanti dal punto di vista della sanità. L’obiettivo è appunto quello di sviluppare queste caratteristiche e queste peculiarità, in modo rispettoso, per assicurare servizi sanitari e cure sempre migliori ai cittadini. Accolgo questa sfida a partire dall’esperienza degli scorsi anni, in cui ho lavorato contemporaneamente per le due aziende di Venezia e di Chioggia, e in cui i risultati, grazie al lavoro di tutti, sono stati positivi. I binari sono quelli tracciati dal Piano sanitario regionale: sviluppo della sanità sul territorio, appropriatezza dei servizi e della cura, attenzione all’utente che va sempre considerato come una persona portatrice di necessità. In questo contesto, Venezia e Mestre sono e restano nuclei forti del mio impegno, per la centralità dell’Ulss 12 e per la “specialità” di Venezia, città di valore, a cui guarda tutto il mondo, che merita una sanità di valore. Su questo fronte, il lavoro svolto è sotto gli occhi di tutti, e deve proseguire, al servizio dei veneziani».
Dal Ben ha anche spiegato che continuerà ad «usare lo stesso metodo di lavoro, cercando di essere presente nelle varie realtà». Primo impegno? «Conoscere bene la realtà di Mirano e Dolo». Poi naturalmente la nomina delle tre terne di direttori. Quella per Venezia con scadenza quinquennale, le altre due solo per l’anno di commissariamento. In attesa della legge di riforma che ridisegnerà le UIss.
Il Gazzettino di Venezia – 31 dicembre 2015