L’ultimo atto da direttore generale è stato quello di nominare i primari mancanti, dopo una serie di pensionamenti. Ne manca solo due, ma dovrebbe essere questione di giorni. Giovedì scadrà il mandato di Alessandro Dall’Ora, da 7 anni a capo dell’Usl 22 di Bussolengo. Se ne va con quello che sembra, carte alla mano, un miracolo contabile: il bilancio 2014, infatti, chiude con 20.575.704 euro.
«Si partiva da un passivo di 59 milioni – ricorda Dall’Ora – il primo attivo è arrivato nel 2010, con 107mila euro». Nonostante i «prestiti» a Regione e ad altre aziende. «Saremmo arrivati a 19 milioni euro di attivo già nel 2011 – spiega – se Venezia non avesse usato i nostri soldi per ripianare il bilancio regionale. E l’anno scorso abbiamo prestato all’azienda ospedaliera 90 milioni, speriamo che se ne ricordino nel riparto». Da anni, infatti, la quota assegnata all’Usl del lago è inferiore a quella del resto della regione: 1.486 euro assistito, contro il dato medio di 1.563. L’azienda sanitaria che riceve di più arriva a 1.863 euro «procapite». A questo si aggiunge il fattore demografico. «Siamo l’Usl che più di ogni altra è cresciuta: 295mila abitanti contro i 292mila del 2011, data che viene ancora usata come riferimento dalla Regione. Insomma, abbiamo circa tremila assistiti scoperti, per una perdita di 4 milioni e mezzo».Tra i successi del suo mandato, Dall’Ora elenca anche «l’adeguamento delle strutture sanitarie. L’ultima è stata quella dell’ospedale di Malcesine, con il via libera dell’Autorità nazionale anticorruzione è partito anche l’ultimo stralcio, per una spesa di tre milioni». Ed entro l’anno arriverà anche il nuovo ospedale di Villafranca. In passato non sono mancati scontri con i sindacati interni all’azienda. «Ma gli ultimi due anni si è lavorato bene, con un clima più positivo».Infine, i sindaci. La conferenza dei primi cittadini ha «bocciato», ad agosto il dg dell’Usl 22 nell’ultima valutazione (ma la Regione l’ha ampiamente promosso). «È un voto senza giudizio – risponde – i numeri dicono altro. La nostra sanità, come il resto di quella veneta è di buon livello». E anche per quanto riguarda la spesa sul sociale, ritenuta non adeguata da alcuni sindaci, Dall’Ora ribatte: «Spesso sono i comuni a non volere investire. Le ultime critiche hanno riguardato i numeri degli psicologi presenti in azienda. Quelli che ci sono, intanto, li paga il settore sanitario, non i servizi sociali dei comuni».Una critica, però, arriva dall’assessore alla Sanità Luca Coletto. «Non sempre il bilancio in attivo è una condizione sufficiente – sostiene – spesso significa che o direttamente o indirettamente sono stati sottratti servizi al territorio». Un esempio? «È un dato di fatto che per un paio d’anni è stato sospeso, all’Usl 22, lo screening mammografico».
Nomine. Stefano Adami, già direttore dell’unità territoriale di veterinaria di San Pietro in Cariano, è il nuovo dirigente, con funzioni da direttore, dell’Unità operativa complessa Sanità animale dei servizi veterinari dell’Usi 22 di Bussolengo. La nomina di Adami è arrivata assieme ad altre sei, tutte alla scadenza del mandato di Alessandro Dall’Ora, per otto anni alla guida dell’azienda sanitaria del lago. Sempre all’interno del servizio di veterinaria è stato nominato Franco Cicco, a capo dell’Unità semplice dipartimentale Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. (tratto dal Corriere di Verona)
Con le ultime nomine di questi giorni relative alla direzione delle aree A e C viene completata la terna dei responsabili dei servizi veterinari dell’Ulss 22:
Area A – UOC Sanità animale: dottor Stefano Adami
Area B – UOC Igiene degli alimenti di origine animale: dottor Alessandro Salvelli
Area C – UOSD Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche: dottor Franco Cicco
La cronaca dell‘Arena
29 dicembre 2015