E’ quanto sta avvenendo secondo i medici fiscali dell’Inps. Si è infatti creato infatti un vuoto normativo dopo l’approvazione del ‘Polo unico’ per i controlli malattia affidato all’Inps. Nelle more della sua entrata in azione (ci potrebbe volere anche un anno) serve una “disposizione urgente” del Governo che inviti gli Enti Pubblici a richiedere comunque i controlli all’ente di previdenza
“Chi lavora nel settore pubblico si può ammalare, senza la possibilità di controllo. Fino a quando? Manca un controllo reale sull’assenteismo nella pubblica amministrazione. Moltissime ed inevase le richieste di controllo sullo stato di malattia”. E tutto questo potrebbe costare alle casse pubbliche almeno 300 milioni di euro l’anno. È quanto denuncia l’Associazione nazionale medici di medicina fiscale (Anmefi) che ricorda come con “l’approvazione del cosiddetto “Polo Unico” della medicina fiscale (articolo 17 comma 1, lettera l nel disegno di legge AS 1577, recante la «Riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche») sia stata affidata all’istituto Nazionale della Previdenza Sociale la riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico legale sulle assenze dal servizio per malattia dei dipendenti pubblici, ovvero la totalità dei controlli dello stato di malattia, ancora per poco divisi tra ASL e INPS”.
“Il provvedimento – specifica la nota -, fortemente voluto dal Ministero della Funzione Pubblica, con l’unificazione del servizio prevede un risparmio ed un miglioramento dell’azione di controllo dello stato di malattia dei lavoratori. L’affidamento dei controlli all’INPS comporterà uno standard operativo ben consolidato e gli esecutori di questa importante innovazione saranno i medici di controllo INPS, oramai unici garanti del controllo dello stato di malattia dei lavoratori, molti dei quali da oltre vent’anni lavorano in collaborazione con l’Istituto, con un rapporto fiduciario e libero-professionale”.
Ciò che l’ANMEFI sollecita al Governo, in attesa dei decreti legislativi attuativi del citato articolo, “è una disposizione urgente che inviti gli Enti Pubblici a richiedere i controlli all’INPS, in attesa del passaggio delle risorse che saranno a ciò destinate. Il provvedimento, quanto mai opportuno, eviterà quel “vuoto” normativo che si è creato in questa fase di passaggio dei controlli dalle ASL all’INPS, che potrebbe verificarsi anche tra un anno, con buona pace dell’assenteismo e dei circa 6 milioni di certificati del solo settore pubblico nel 2014”. L’associazione sottolinea infine “come un’efficace azione contro l’assenteismo comporterebbe un risparmio di quasi 300 milioni di euro”.
La richiesta di un intervento del Governo, ricorda l’Anmefi, è stata anche oggetto di un Ordine del Giorno G/2111/158/5 di Uras et all., approvato nel passaggio al Senato della Legge di Stabilità 2016.
QS – 9 dicembre 2015