Valeria Nardi. Nella settimana n°48 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 71 (19 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende sei casi: allergene non dichiarato (uova) in cotolette di pesce congelate dai Paesi Bassi; la Germania segnala frammenti di filo metallico (di 2 centimetri) in barrette di frutta biologica e noci dai Paesi Bassi; mercurio in squalo palombo (Mustelus mustelus) congelato dal Portogallo; presenza di Listeria monocytogenes in salmone affumicato refrigerato da Polonia; aflatossine in granella di amaretti da Italia; : allergene non dichiarato (uova) in filetti congelati impanati di merluzzo dell’Alaska (Theragra chalcogramma) dai Paesi Bassi.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in carne congelata disossata di manzo (Bos taurus) dal Brasile; mercurio in pesce pagro refrigerato (Pagrus pagrus) dall’Algeria; eccesso di solfiti in scampi congelati dal Regno Unito.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: residui di pesticida (acetamiprid) in due lotti di melograno dalla Turchia; mercurio in pesce spada fresco (Xiphias gladius) dalla Spagna; aflatossine in nocciole sgusciate dalla Turchia; residui di pesticida (propargite) in pomodori secchi dalla Tunisia; aflatossine in fichi secchi provenienti dalla Turchia; mercurio in pesce San Pietro (Zeus faber) refrigerato dalla Tunisia; residui di pesticida non autorizzato (profenofos) in olive nere in salamoia da Perù.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, si segnala un’allerta per la presenza di solfiti non dichiarati in gamberi rossi congelati; un’altra segnalazione riguarda la presenza di acido okadaico e tossine (DSP – Diarrhetic Shellfish Poisoning) in capesante refrigerate (Chlamys spp); la Slovenia segnala allergene (latte) non dichiarato in etichetta di biscotti.
Il Fatto alimentare – 2 dicembre 2015