Importante novità nell’ambito della Proposta di Legge n. 23 che riguarda la riforma della sanità Veneta. Oggi, infatti, il Presidente del Gruppo Consiliare di Forza Italia, Massimiliano Barison, ha presentato come primo firmatario un emendamento che prevede di incorporare le Aziende Ospedaliere-Universitarie di Padova e Verona nelle rispettive Aziende Sanitarie.
“La proposta, contenuta nell’emendamento presentato oggi, firmato anche dai colleghi Massimo Giorgetti ed Elena Donazzan e da Antonio Guadagnini, capogruppo di Indipendenza Noi Veneto – ha spiegato Massimiliano Barison – prevede: per Padova, di incorporare l’Azienda Ospedaliera-Universitaria agli attuali Distretti 1 e 3 della Ulss 16, comprendenti i territori di Padova, parte della cintura e la parte sud-est della provincia (Saccisica) e gli ospedali S. Antonio di Padova e Immacolata Concezione di Piove di Sacco. Per Verona, invece, l’Ulss 20 incorporerà l’Azienda Ospedaliero Universitaria Integrata di Verona. L’esito delle incorporazioni determinerà, a Padova, la nascita dell’Azienda Sanitaria Universitaria di Padova, con un bacino di 380 mila abitanti, e dell’Ulss Provinciale “Euganea”, con 560 mila abitanti. A Verona la costituzione dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Verona, con un bacino di 470 mila abitanti, e dell’Ulss Provinciale “Scaligera”, con circa 450 mila. Le due Aziende Ospedaliere Universitarie subentreranno nelle funzioni, precedentemente svolte da Ulss e Azienda Ospedaliera, secondo modalità definite con appositi protocolli d’intesa tra la Regione e le Università”.
“I benefici – hanno commentato i consiglieri Barison, Giorgetti e Donazzan – saranno molteplici; hanno come comune denominatore quello di mettere al centro della sanità cittadini e territorio, migliorando nella logica della complementarietà i servizi socio sanitari. Il modello riprende la recente riforma sanitaria del Friuli che va nella stessa direzione, cioè quella di mantenere l’eccellenza sanitaria integrandola però con il sistema socio sanitario territoriale e con la medicina di famiglia, perseguendo l’obiettivo di mettere il paziente al centro dell’assistenza (valorizzando così anche le strutture assistenziali come RSA, strutture intermedie, hospice”.
“ Risulta quindi indispensabile stabilire – proseguono i consiglieri forzisti – una stretta connessione con la rete dei servizi territoriali per migliorare l’assistenza e renderla più appropriata ed efficace, potenziando le sinergie tra tutti i servizi socio sanitari presenti nel territorio. L’integrazione oggi è naturale se si pensa che l’assistenza primaria deve essere in stretto rapporto con quella ospedaliera e ancora, per restare a Padova, che oltre il 60% dei ricoveri che effettua l’Azienda Ospedaliera sono a beneficio di residenti dell’attuale Ulss 16”.
“E’ una grande opportunità – hanno concluso Barison, Giorgetti e Donazzan – che integra e mette in rete i servizi sociali e sanitari. Sia per Padova che per Verona vengono mantenuti gli attuali riferimenti distrettuali per i cittadini e l’utenza viene equamente distribuita tra le due Aziende-Ulss, garantendo la continuità territoriale. La riteniamo una iniziativa di estremo valore e significato, una svolta storica che rafforzerà il ruolo delle nostre prestigiose Università Mediche e che contribuirà inoltre a migliorare i servizi attraverso la complementarietà. Basti pensare al valore e all’importanza di avvicinare l’erogazione dei servizi sanitari alla didattica, o la ricerca al territorio e alle famiglie. Una grande innovazione insomma che farà bene al territorio e alle nostre eccellenze!”
Fonte: Consiglio Veneto – 10 novembre 2015