Tutti a Roma per portare acqua al mulino del Veneto. In questi due giorni incrocio di trasferte capitoline per gli amministratori veneti: ieri Flavio Tosi faccia a faccia con Matteo Renzi su vincoli contabili e alleanze parlamentari, oggi Luca Zaia alla Conferenza delle Regioni per un confronto politico su sanità e tagli, tema quest’ultimo su cui il suo vice Gianluca Forcolin ha portato a casa il via libera alla manovra da 97 milioni fra abrogazione della «legge mancia» e cura dimagrante per gli assessorati.
Ieri Tosi e Renzi sono rimasti mezz’ora l’uno di fronte all’altro, a palazzo Chigi, per decidere che il premier verrà a Verona entro metà ottobre ma anche per parlare di politica e tasse. Il sindaco del capoluogo scaligero ha incontrato il presidente del Consiglio tre giorni dopo l’annullamento della sua visita per andare ad assistere alla finale dell’Us Open tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Il colloquio è quindi servito sanare la ferita di sabato scorso, ma non solo. Si è parlato di bilanci comunali, di patto di stabilità (da rivedere, hanno detto sia Tosi che Renzi), di Imu e Tasi da abolire («purché a pagarne il conto non siano i Comuni», hanno concordato). Strategico il contenuto politico della chiacchierata. Tosi conta su 7 parlamentari (3 a Palazzo Madama e 4 a Montecitorio) e coi numeri risicati che ha il governo non sono proprio pochissimi. Non a caso, come ha fatto sapere la senatrice e sua compagna Patrizia Bisinella, proprio ieri Fare! ha dato il via libera, insieme alla maggioranza, alla decisione di portare subito in aula il disegno di legge Boschi. In vista dell’ormai imminente voto sulla riforma del Senato, anche una manciata di consensi può fare molto comodo al Partito Democratico. «Ho ribadito che siamo favorevoli alle riforme», ha riferito Tosi.
Intanto si è appreso l’esito degli incontri a cui l’assessore Forcolin, insieme ai colleghi al Bilancio di tutta Italia, ha partecipato sempre ieri in materia di tagli. Per assorbire il colpo di mannaia sferrato dalla legge di stabilità nazionale, le Regioni potranno usare i Fondi per le aree sottoutilizzate non impiegati. «Di conseguenza – ha annunciato il leghista – la prossima settimana potrò portare prima in Commissione e poi in Consiglio il punto che avevamo ritirato nella seduta di martedì. La rassicurazione che abbiamo ottenuto ci fa ritenere solido l’impianto dell’assestamento».
Stamattina il vicegovernatore accompagnerà Zaia alla conferenza dei presidenti, in cui oltre al coordinamento degli assessori alla Sanità (la poltrona finora occupata da Luca Coletto dovrebbe passare all’Emilia Romagna) saranno discusse pure le modalità con le quali il ministero dell’Economia consentirà la stipula del mutuo da 68 milioni di euro, necessario a ristrutturare le scuole venete. A proposito di spese, intanto, continua il dibattito sui debiti della Regione verso enti e associazioni. I tosiani Giovanna Negro e Stefano Casali ribadiscono che porteranno d’urgenza il caso in Quarta Commissione, quella sulla valutazione delle politiche pubbliche.
Corriere del Veneto – 17 settembre 2015