Caccia al cinghiale prorogata nella Provincia di Verona per il 2015/2016: a stabilirlo è la delibera della Giunta regionale n.1027 del 4 agosto che proroga per tutta la stagione 2015/2016 il regime sperimentale venatorio sperimentale attivato dalla Provincia di Verona per la caccia al cinghiale (Sus scrofa).
“Ormai non si parla più di ‘problema’ ma di una vera e propria emergenza cinghiali – commenta il consigliere regionale Giovanna Negro, di Veneto del Fare – oltre agli ingenti danni alle coltivazioni e ai mezzi agricoli in Lessinia, il pericolo è ormai quello degli incidenti stradali per l’elevato numero di questi animali che, specie con il buio, scorrazzano liberamente e attraversano le strade all’improvviso. Quindi non si parla più di soli danni all’agricoltura ma di situazioni di pericolo per la sicurezza dei cittadini”.
La problematica dei cinghiali non riguarda solo la montagna e la collina scaligera ma è un fenomeno di cui soffrono anche altre province e regioni, per questo il consigliere regionale veronese auspica “che questa delibera sia apripista anche per altri luoghi messi a dura prova da questi animali selvatici ed è proprio la normativa che deve tutelare le persone con regole specifiche per risolvere la problematica”.
I risarcimenti per i danni non risolvono infatti il problema: “Gli indennizzi non sono sufficienti – aggiunge Negro – perché coprono, a posteri, una percentuale minima dei danni subiti dagli agricoltori e non si risolve la questione, poiché i cinghiali continuano ad aumentare e creare disastri. Lasciare che la situazione sfugga di mano significa veder sparire contadini e colture, in barba alla sicurezza ambientale e con pessime conseguenze per i territori che verranno abbandonati. Questo passo istituzionale – conclude il consigliere di Veneto del Fare – è uno snellimento burocratico per i cacciatori e un tentativo efficace di limitare il fenomeno che inizia ad interessare anche i paesi e le zone abitate”.
1 settembre 2015