Uova, salame e salsiccia messi al bando dalle mense di asili, scuole, ospedali e case di cura dell’Emilia-Romagna. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato ieri un’ordinanza che dispone il divieto fino al 31 maggio 2016 dell’utilizzo di alimenti contenenti “uova crude, salami e salsicce di carne suina non sottoposti, prima del consumo, a trattamento termico di cottura”.
Il motivo e’ evitare il rischio di salmonella. I cibi con uova crude, infatti, “sono frequentemente individuati come veicolo responsabile di episodi di tossinfezione alimentare da salmonella”, si legge nell’ordinanza. Allo stesso modo, “oltre alle uova, le indagini epidemiologiche svolte in focolai di malattie trasmesse da alimenti individuano sempre piu’ spesso come veicolo di tossinfezione alimentare da salmonella insaccati a base di carne suina, quali salsicce e salami, pronti per il consumo”. Da qui il divieto nelle mense, perche’ “alcune categorie di soggetti quali bambini di eta’ inferiore ai tre anni, anziani e immunodepressi sono particolarmente vulnerabili a tali infezioni, potendone sviluppare le piu’ gravi complicanze
Lo stop alle uova crude nelle mense di scuole e ospedali era gia’ stato disposto dall’ex governatore Vasco Errani nel 2014. “I dati epidemiologici- si legge nell’ordinanza di Bonaccini- dimostrano una riduzione degli episodi di malattie trasmesse da salmonella veicolati da alimenti contenenti uova, prima di tutto nelle strutture di ristorazione collettiva per gruppi a rischio, ma anche nelle altre strutture di ristorazione collettiva e nella ristorazione pubblica”. Per questo, la Regione ritiene “opportuno confermare le norme cautelari relative alla somministrazione dei prodotti contenenti uova non sottoposti a trattamento termico di cottura, estendendole anche agli insaccati pronti per il consumo, al fine di evitare possibili rischi nelle collettivita’ vulnerabili”.
I sindaci hanno comunque la “facolta’ di disporre ordinanze di divieto” simili anche “per gli esercizi pubblici, nonche’ per le mense collettive che servono un’utenza non particolarmente suscettibile ma comunque esposta al rischio di tossinfezione alimentare, soprattutto nella stagione estiva”. L’ordinanza di Bonaccini sara’ inviata a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere dell’Emilia-Romagna, nonche’ agli enti locali, alle Prefetture e ai comandi Nas dei Carabinieri in regione.
Dire (Regioni.it) – 28 maggio 2015