In nove Stati Usa sono stai segnalati 53 casi di infezione alimentarecausata dal batterio della Salmonella, tra il 3 marzo e il 5 maggio. La maggioranza degli infetti sono residenti nel Sud Ovest degli Stati Uniti o vi si sono recati in viaggio una settimana prima di ammalarsi.
Dieci persone sono state ricoverate in ospedale e non c’è stato alcun decesso. 36 delle 37 persone, che sono state in grado di riferire cos’avevano consumato nella settimana precedente, hanno detto di aver mangiato sushi, e 34 hanno indicato la presenza di tonno crudo. Le indagini non hanno ancora identificato la fonte del focolaio, non essendo stato individuato un marchio o un fornitore comune di tonno crudo.
Mentre le autorità sanitarie continuano a intervistare i pazienti alla ricerca della fonte dell’infezione, la Food and Drug Administration (FDA) sta monitorando le forniture di tonno, analizzando centinaia di fatture e documenti di spedizione. La maggior parte delle persone infettate dalla Salmonella viene colpita da diarrea, febbre e crampi addominali, tra le dodici e le settantadue ore successive. La malattia dura tra i quattro e sette giorni e la maggior parte delle persone guarisce senza trattamento. In alcuni casi, la diarrea può essere così grave da richiedere il ricovero in ospedale e la tempestiva somministrazione di antibiotici, per evitare che la Salmonella si diffonda dall’intestino al circolo sanguigno, potendo anche causare la morte, che negli Stati Uniti riguarda circa 400 persone l’anno.
Le persone più esposte al rischio di salmonellosi grave sono i bambini al di sotto dei cinque anni, Le donne incinte, gli adulti di oltre 65 anni e le persone con sistema immunitario indebolito, che dovrebbero generalmente evitare di mangiare pesce crudo di qualsiasi tipo.
Il Fatto alimentare – Beniamino Bonardi – 28 maggio 2015