Ha sbaragliato tutti i giovani agricoltori italiani. Prima nella preselezione del concorso voluto dal Ministero dell’Agricoltura e poi, anche, nella classifica dei migliori cinquanta. E così, Giulia Lovato, giovane imprenditrice agricola di Bonavicina, ha trionfato nel concorso «Nuovi fattori di successo», grazie alla sua innovativa idea d’impresa.
Lovato, 26 anni, insieme alla madre e alla sorella, ha ideato un’impresa agricola tutta al femminile che, oltre a realizzare ciò che normalmente si fa in fattoria, ha sviluppato un progetto sociale capace di accogliere bambini disabili e con problemi sociali. La sua azienda si chiama «La vecchia fattoria» ed è una vera azienda agricola: «Sono 25 ettari – spiega Giulia Lovato – che coltiviamo con agricoltura biologica mista: cereali, frutta e verdura. A questo, però, abbiamo affiancato gli animali, due mucche, le pecore, i cavalli che sono utili per la nostra attività nel sociale». «La vecchia fattoria», infatti, collabora con l’Usl 21: le assistenti sociali indicano le persone o i bambini che potrebbero ottenere benefici dal passare un po’ di ore al giorno in fattoria e avviano il progetto. «Ad oggi – racconta Lovato – sono una cinquantina quelli passati di qui. Dopo scuola, si pranza, si fanno i compiti e poi si sta all’aria aperta: si va nell’orto, si raccoglie la frutta, si fanno le marmellate».
Nel 2003, l’iniziativa era nata in modo naif. Poi, le assistenti sociali si sono accorte che questo tipo di attività faceva bene ai bambini, e dal 2008 l’attività è stata istituzionalizzate a si affianca a quella di fattoria didattica. «Lavoriamo moltissimo con le scuole – conferma la giovane contadina – Abbiamo calcolato che ogni anno vengono a visitarci 16mila studenti. La mia – conclude – è una passione nata poco a poco». Ma che è stata sufficiente per farle lasciare in un cassetto, senza troppi rimpianti, la laurea in architettura ottenuta a Venezia
Il Corriere del Veneto – 7 maggio 2015