Misure per migliorare la sicurezza del paziente, contrastando anche l’antibiotico resistenza e le infezioni ospedaliere. Questo l’obiettivo degli europarlamentari. “La crisi economica ha aumentato la pressione sui bilanci sanitari nazionali, con un impatto anche in termini di sicurezza”. Appello agli Stati Membri per lasciare i sistemi sanitari fuori dalle misure di austerità.
Migliorare la sicurezza dei pazienti anche allo scopo di ottenere risultati in termini di spesa sanitaria. A questo scopo la Commissione Salute del Parlamento Europeo ha approvato una proposta di risoluzione per una sanità più sicura, che sarà votato dall’assemblea il prossimo maggio. “E ‘un risultato molto importante che permetterà un salto di qualità nel settore sanitario europeo e contribuirà a prevenire un grande numero di decessi”, ha detto l’eurodeputato Piernicola Pedicini (M5S), promotore dell’iniziativa. “Sono molto contento per il risultato e la collaborazione con i colleghi. E mi chiedo ancora perché un tema così rilevante, nonostante le previsioni di autorevoli ricercatori internazionali, sia ancora così sottovalutato dai governi nazionali e quasi ignorato dai cittadini”, ha aggiunto.
Le misure che gli eurodeputati propongono per garantire, ad esempio, che gli antibiotici siano usati in maniera più responsabile includono il divieto assoluto di assumerli senza indicazione medica e campagne volte a prevenire i conflitti di interesse tra produttori e prescrittori, oltre a una migliore informazione tra i cittadini e al monitoraggio e al controllo delle infezioni. Osservando come la resistenza a determinati antibiotici comunemente usati abbia raggiunto almeno il 25% dei casi in diversi Stati membri, gli eurodeputati sollecitano anche le aziende farmaceutiche a investire nello sviluppo di nuovi agenti antimicrobici.
Chiesto anche un uso responsabile degli antimicrobici in medicina veterinaria, compresi i mangimi medicati, consentendo il loro utilizzo solo per il trattamento dopo la diagnosi veterinaria.
Secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie citati nella nota degli europarlamenti si sottolinea, inoltre, in media 1 paziente su 20 ricoverato in ospedale, in Europa, soffre di una infezione ospedaliera, che si traduce in 4,1 milioni di pazienti ogni anno e 37.000 decessi all’anno in Ue per infezione ospedaliera. “Infezioni che nel 20% -30% dei casi potrebbero essere evitati con programmi di igiene e di controllo”.
Gli eurodeputati osservano dunque come “la crisi economica abbia progressivamente aumentato la pressione sui bilanci sanitari nazionali, con un impatto anche in termini di sicurezza dei pazienti. Per questo chiedono agli Stati Membri di fare in modo che i sistemi sanitari non siano oggetto di misure di austerità e che rimangano adeguatamente finanziati”.
Qutidiano sanità – 15 aprile 2015