La senatrice ha presentato un’interrogazione ai ministri della Salute e Affari Esteri insieme a Granaiola, Mattesini, Orrù e Padua. Chiesti chiarimenti anche su composizione delegazione italiana al tavolo Oms su linee guida alimentazione per presunta partecipazione “di un nostro ‘esperto’ già senior advisor di una grande industria dolciaria italiana”.
“Un bambino su quattro in Italia è sovrappeso, e uno su 10 è obeso, come evidenzia il recente rapporto dell’Osservatorio dell’Università Milano Bicocca che segnala, inoltre, la prevalenza di sovrappeso in età pediatrica in Italia che supera la media europea, con un tasso di crescita annua dello 0,5-1%, pari a quella degli Stati Uniti. Dati allarmanti che impongono un cambiamento negli stili di vita, nelle diete alimentari e nuove raccomandazioni sulla assunzione di zucchero, come suggerito dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità («Guideline: Sugars intake for Adults and Children»)”.
Lo afferma la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanità che rivolge un’interrogazione urgente ai ministri della Salute e degli Affari Esteri, firmata anche dalle colleghe Granaiola, Mattesini, Orrù e Padua.
“E’ necessario fare chiarezza – sottolinea Dirindin – sulle motivazioni sottese alle azioni del governo durante il periodo di presidenza italiana Ue, che hanno visto l’opposizione del nostro Paese al tema delle «healthy diets», le diete salutari, nel corso del negoziato intergovernativo per la Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (ICN2). Così come è importante conoscere le motivazioni per le quali la delegazione italiana abbia fatto richiesta di inserire un nuovo punto all’ordine del giorno per rivedere le modalità con cui l’OMS redige le linee guida volte ad orientare le politiche sanitarie dei governi su specifici temi. Ma soprattutto chiediamo di conoscere la composizione della delegazione rappresentante il nostro Paese presso il tavolo OMS per la definizione di tali raccomandazioni e se corrisponde al vero che tra gli «esperti della salute del Ministero Affari Esteri» fosse presente un “esperto” già senior advisor di una grande industria dolciaria italiana”.
“Su questo – insiste Dirindin – chiediamo al Ministro della Salute se disponga di evidenze scientifiche sullo zucchero diverse da quelle note nella letteratura scientifica internazionale e alla base delle linee guida dell’OMS e soprattutto come intenda tradurre le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in azioni concrete volte a prevenire gli effetti nocivi per la salute di bambini e adulti legati ad una eccessiva assunzione di zuccheri”.
QS – 19 febbraio 2015