Allo studio il piano di mobilità e accessibilità di Expo. A occuparsene è un gruppo di lavoro composto da rappresentanti della stessa società di gestione dell’evento, della Polizia stradale, del Comune di Milano e delle società autostradali. Poi, verrà verificato e autorizzato dalla prefettura di Milano. Sarà pronto nel giro di pochi giorni, probabilmente già entro febbraio.
Il comitato per l’accessibilità si è insediato e sta lavorando nei pressi del sito espositivo dell’evento per mettere in sicurezza il traffico automobilistico e non. Le principali “direttrici” del lavoro sono sostanzialmente tre: la gestione e la piena accessibilità ai parcheggi; la segnaletica stradale aggiuntiva, per evitare la sovrapposizione del traffico locale con quello dedicato ad Expo; il potenziamento dei mezzi pubblici.
L’obiettivo è rendere il più fluido possibile l’accesso ai tre varchi di Expo, quello ad Est, quello ad Ovest e quello a Sud attraverso la passerella di Cascina Merlata, sia dal punto di vista della mobilità che della sicurezza. E intanto, sullo sfondo, alcuni membri dello stesso comitato si stanno ancora occupando di capire a che punto sono le principali strade che dovevano essere pronte per l’Expo ma che invece si sono bloccate (e saranno aperte solo in versione ridotta).
I parcheggi
I principali saranno quattro: Cascina Merlata, Arese, la Fiera Milano e la zona di Via Novara. Quello dell’area di Cascina Merlata nasce proprio all’interno di un nuovo centro urbanistico, pensato anche per ospitare staff e delegazioni di Expo. Ci si arriva dall’autostrada A4 attraverso lo Stralcio gamma, una bretella stradale costruita proprio per l’evento universale, a carico della Provincia di Milano. Questi cantieri hanno subito recentemente un’interdizione da parte della prefettura di Milano per sospette collusioni con attività criminali. Così l’azienda Gimaco è stata commissariata, e i lavori dunque proseguono.
Dal centro urbanistico al sito ci sarà la passerella Merlata, per la quale proprio in questi giorni è stato aperto un fascicolo dalla procura di Milano per turbativa d’asta. I parcheggi dovrebbero essere in grado di raccogliere la maggior parte del traffico su autobus e automobile.
Il traffico
Il comitato per la mobilità dovrà in poche settimane implementare la segnaletica stradale. Accanto alla normale viabilità, si dovrà pensare a come incanalare le persone intenzionate ad arrivare al sito espositivo di Rho, per evitare di sovrapporre al traffico locale quello più impegnativo dell’evento universale. Probabilmente verrà inserita la segnaletica già nei circuiti autostradali per agevolare il corretto incanalamento nelle corsie.
Inoltre a livello cittadino e nelle zone limitrofe il traffico per Expo dovrà essere correttamente incanalato nella Zara-Expo da Est e nella Rho Monza da Ovest (anche se queste strade non arriveranno alla data del primo maggio 2015 secondo il progetto iniziale). Inoltre nei tre varchi del sito si dovrà garantire un sistema di controlli e tornelli rapido ed efficace.
Il trasporto pubblico
Tutti i mezzi pubblici di Milano saranno mediamente intensificati. Ma soprattutto la prima linea della metropolitana dovrà essere programmata con più efficacia e per un orario più lungo. Si calcola che se il sito espositivo rimarrà aperto dalle ore 10 alle 23, il piano di evacuazione ha bisogno di almeno un paio d’ore. Quindi la metropolitana dovrà continuare a viaggiare fino all’una di notte durante il semestre di Expo, da maggio a ottobre 2015. A questo serviranno i 35 milioni aggiuntivi che verranno dati alla società Atm, la controllata del Comune del trasporto pubblico. Queste risorse fanno parte di quei 60 milioni dati dal governo a Milano con l’ultima legge di stabilità (sebbene la giunta di Pisapia ne chiedesse 114).
Oltre a questo, per l’Expo ci sarà una nuova linea in più, la numero 5 (visto che la numero 4, inserita nel dossier di candidatura di Expo, è stata posticipata di anno in anno, fino all’attuale cronoprogramma del 2023).
I nodi delle opere
A questo punto le due strade più importanti sono la Rho- Monza e la Zara-Expo. La prima arriverà al primo maggio con un mini stralcio, ovvero con il raddoppio di soli 2 chilometri di strada (su circa 10) in un solo senso di marcia, cioè verso l’Expo. E per maggio 2015 non ci sarà altro. Poi si vedrà.
Per quanto riguarda la ZaraExpo, che nel tratto della cava di Triboniano del lotto B1 ha subito un’interdittiva dalla prefettura, i cantieri sono andati a rilento durante l’ultimo mese. L’obiettivo è cercare di garantire il collegamento nei giusti tempi almeno nell’ingresso Est del sito.
Il Sole 24 Ore – 7 febbraio 2015